La La storia dell’Unione Europea (UE) ha radici profonde che risalgono alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Gli Stati del vecchio continente, devastati dalla guerra, ebbero la volontà comune di una maggiore cooperazione fra i Paesi europei al fine, appunto, di evitare futuri conflitti e di costruire un’Europa pacifica e stabile. Questa volontà, che possiamo definire “IDEA”, si concretizzò con la Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950, presentata dal ministro degli Esteri francese Robert Schuman. Nella dichiarazione, Schuman, propone la creazione di una Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), che avrebbe messo in comune la produzione di carbone e acciaio tra i paesi partecipanti per evitare conflitti e promuovere una crescita economica condivisa. Alla CECA, che entrò in vigore nel 1952, aderirono inizialmente sei Paesi: Francia, Germania Occidentale, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo e fu il primo passo verso una maggiore integrazione economica dell’Europa.
Trattato di Roma
Qualche anno dopo, nel 1957, con la firma del Trattato di Roma, vengono istituite altre due Comunità Europee: La CEE – Comunità Europea Economica e la EURATOM – Comunità Europea dell’Energia Atomica. Mentre la CEE nasce per creare un mercato comune, al fine di facilitare la libertà di circolazione di persone, beni servizi e capitali tra i Paesi Membri, portando di fatto una integrazione economica più stabile e profonda, la EURATOM nasce con lo scopo di coordinare i programmi di ricerca degli Stati Membri relativi all’energia nucleare ed assicurare un uso pacifico
della stessa.
Atto Unico Europeo
Firmato nel 1986 l’Atto Unico Europeo entra in vigore nel 1987. Questo trattato introduce importanti aiuti nel funzionamento delle istituzioni dell’UE e promuove la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali.
Trattato di Maastricht
Gli anni passano ed altri Paesi aderiscono al progetto dell’UE. Il primo novembre 1993 con l’entrata in vigore il Trattato di Maastricht la CEE viene rinominata in Comunità Europea (CE). A questo punto l’UE è formalmente istituita e si fonderà su tre pilastri essenziali: Comunità Europee, Politica estera e di sicurezza comune (PESC) e Cooperazione in materia di giustizia e affari interni (JAI).
Introduzione dell’Euro
Il primo gennaio del 2002 l’Euro è introdotto come moneta unica in dodici paesi dell’Unione. Attualmente, diciannove dei ventisette paesi membri dell’UE utilizzano l’Euro come moneta ufficiale.
Espansione e integrazione Dalla sua fondazione, l’UE ha continuato a crescere sia in termini di membri che di influenza globale. Nel 1973 infatti, si unirono il Regno Unito, l’Irlanda e la Danimarca seguiti, negli anni ’80, da Grecia, Spagna e Portogallo.
Con la fine della Guerra Fredda, aderiscono all’UE, nel 2004, anche Paesi dell’Europa orientale come Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca seguiti, negli anni successivi, da altri Stati balcanici. Questa continua crescita ha giocato un ruolo significativo nella promozione della pace e dei diritti umani – obiettivi primari – facilitando di fatto il commercio e la libera circolazione, non solo,
anche nell’affrontare le sfide comuni come il cambiamento climatico e la crisi economica.
Trattato di Lisbona
Nel 2009 entra in vigore Il Trattato di Lisbona che fa abbandonare i tre pilastri essenziali sopra citati. Grazie a questo, l’UE, diviene una struttura giuridica unica e più integrata, infatti, il Trattato di Lisbona, introduce un numero considerevole di Riforme Istituzionali, rafforza i poteri decisionali del Parlamento Europeo e del Presidente della Commissione Europea.
Promuovere la pace, la stabilità e la prosperità attraverso la cooperazione tra i suoi membri è l’obiettivo primario dell’UE. A tal proposito, nel corso degli anni, amplia il suo campo d’azione introducendo una vasta gamma di politiche, tra cui: politiche economiche, ambientali, sociali, di difesa, di sicurezza e di cooperazione internazionale.
Tuttavia, l’UE si è anche confrontata con critiche riguardanti la sua complessità istituzionale, la democrazia e la sovranità nazionale.
Crisi finanziaria ed euro
Nel triennio 2010/2012 la crisi finanziaria globale colpisce seriamente alcuni Stati membri dell’UE, in particolare Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Cipro, i quali affrontarono gravi problemi economici. Ciò ha portato L’UE ad adottare una serie di misure di austerità e riforme al fine di stabilizzare l’eurozona, ed a quanto pare la cosa ha funzionato.
Brexit
Il 23 giugno 2016, nel Regno Unito si tiene un referendum in cui gli elettori sono chiamati a decidere se rimanere o lasciare l’Unione Europea. Il risultato è stato il 51,9% a favore del “Leave” (lasciare l’UE) e il 48,1% a favore del “Remain” (rimanere nell’UE). Dopo il normale processo formale, stabilito dall’art. 50 del Trattato sull’Unione Europea, il 31 gennaio 2020 il Regno Unito ha formalmente lasciato l’Unione Europea.
Conclusioni
La storia dell’Unione Europea è segnata da momenti di successo, sfide e cambiamenti significativi, ma l’obiettivo di promuovere la pace, la stabilità e la prosperità in Europa è rimasta e rimarrà sempre centrale nella sua evoluzione.