10 giugno 1940, l’Italia entrò in guerra …

Ricorrono oggi 80 anni da quando l’Italia si invischiò nel più disastroso conflitto che il mondo ricordi, dopo la Grande Guerra.

il 10 giugno 1940, Benito Mussolini affacciato dal balcone di Palazzo Venezia sovrastando una folla di migliaia di partecipanti, dichiarò guerra a Francia ed a Gran Bretagna (da sempre nemiche degli interessi coloniali italiani), dopo 9 mesi di non belligeranza.

il 1 settembre 1939, a seguito dell’attacco germanico in Polonia, nonostante il Patto di Alleanza, l’Italia di Mussolini aveva dichiarato la “non belligeranza”.

Un periodo di osservazione per gli italiani che videro le mirabili vittorie dei tedeschi sui fronti europei e convinsero Mussolini, a fare parte del “gioco” nonostante la consapevolezza dell’impreparazione militare del Regio Esercito.

La notizia venne accolta con entusiasmo non solo dai più facinorosi, desiderosi di andar a “menar le mani e regolare i conti con la Perfida Albione”, ma anche dagli industriali che videro l’inizio del conflitto come una occasione per incrementare la produzione di armi, macchine e strumentazioni.

Tuttavia sappiamo l’esito disastroso che ebbe la Guerra, causando milioni di morti e la distruzione di centinaia di città in Italia; Mussolini grande statista, stimato persino dai suoi avversari politici europei, fu un pessimo stratega, portando una delle nazioni più ricche e floride del tempo alla sottomissione eurocratica.

 

 

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