100 milioni alle periferie per opere pubbliche

È stato presentato in Campidoglio il “Piano per le opere pubbliche dei programmi urbanistici nelle periferie”. Un budget iniziale di 100 milioni di euro destinato a supportare una serie di interventi nelle aree periferiche di Roma. Il piano interviene in modo coordinato su vari ambiti: piani di zona, piani di recupero urbano, nonché le cosiddette Zone O e i toponimi (ex quartieri abusivi della città).

Il sindaco di Roma

Roberto Gualtieri, primo cittadino della Capitale ha voluto illustrare il Piano. “Avviamo oggi un programma di interventi nelle periferie per migliorare i tanti quartieri carenti di servizi essenziali, come illuminazione e reti fognarie, o non adeguatamente collegati. Questo piano da 100 milioni permetterà interventi in molte aree. Dai piani di zona ai progetti di recupero urbano, fino ai toponimi e alle Zone O”. (Le Zone “O” costituiscono il riconoscimento urbanistico di zone di edilizia spontanea).

Gualtieri ha inoltre precisato: “Sono interventi studiati in collaborazione coi cittadini, perché a Roma non devono esistere quartieri di serie A e serie B. Dobbiamo recuperare il tempo perduto nelle periferie”.

L’assessore all’Urbanistica

Alle parole del sindaco, fa eco il commento dell’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia. “Per la prima volta dopo 15 anni l’urbanistica riprende il controllo sulle trasformazioni della città e sulla realizzazione diretta delle opere pubbliche. Stiamo pianificando interventi per risanare le ferite del passato: penso ai piani di zona di Torresina, Pian Saccoccia e Trigoria. Ci sono anche progetti che guardano al futuro, come il ponte che collegherà la Magliana all’università di Roma Tre. I miglioramenti alla mobilità nel Municipio XIV, dove il traffico tra Casal del Marmo e Torresina è insostenibile. Ci sono poi interventi nelle Zone O, dove i cittadini hanno pagato per le sanatorie ma le opere promesse non sono state realizzate”.

Il Piano

Circa 32 milioni di euro saranno destinati ai piani di zona, consentendo la realizzazione di opere fondamentali di urbanizzazione primaria e secondaria. In alcuni quartieri si tratterà di illuminazione pubblica, marciapiedi, rete idrica e fognaria. Le risorse derivano dagli introiti ottenuti sbloccando le procedure di affrancazione e trasformazione. Tra questi fondi, oltre 5 milioni saranno investiti nel Piano di Zona Trigoria IV Via Trandafilo per infrastrutture elettriche e reti idriche e fognarie. Invece 4 milioni andranno al completamento delle opere nel Piano di Zona B44 Torresina 2. Interventi simili sono previsti a Ponte Galeria (5,4 milioni), Colle Fiorito (4,5 milioni), Pian Saccoccia (3,2 milioni), Tor Cervara (4,3 milioni), Osteria del Curato (3,4 milioni) e Muratella (1,4 milioni).

Per i piani di recupero urbano, lo stanziamento è di circa 45 milioni, derivanti da fondi ex art.11 (Gescal e oneri di urbanizzazione), per opere attese da anni. Tra queste ci sono il restauro del Casale della Massima e la costruzione di un ponte ciclopedonale tra Magliana e Valco San Paolo. Altri 23 milioni sono invece destinati alle ex aree abusive (Zone O e toponimi), finanziati tramite i contributi delle Acru e dagli oneri delle sanatorie delle Zone O.

Le innovazioni del Piano

  • I fondi raccolti dalle periferie saranno reinvestiti nelle stesse aree, grazie ai proventi derivati dagli oneri concessori e finanziari.

  • Roma Capitale torna a gestire direttamente le opere di urbanizzazione, superando l’affidamento esclusivo ai privati.

  • Saranno recuperati fondi statali non utilizzati, come quelli ex Gescal, destinati alla Capitale dal 2000 e mai spesi;

  • Lo sblocco delle procedure di affrancazione e trasformazione dal 2021 permetterà di completare i piani di zona;

  • I versamenti dei Consorzi di recupero urbano saranno vincolati alla realizzazione di opere pubbliche nelle ex aree abusive.

La realizzazione delle opere

Le opere saranno realizzate con due modalità distinte: per le Zone O e i toponimi, la progettazione e attuazione sarà affidata alla società in house Risorse per Roma. Per le opere previste nei piani di zona e nei piani di recupero urbano, si utilizzerà lo strumento dell’Accordo Quadro. A tal fine, l’amministrazione ha bandito una gara il 20 settembre 2024, con un importo di circa 200 milioni di euro, che si concluderà il 28 ottobre 2024. L’accordo avrà una durata di 48 mesi e garantirà maggiore efficienza e rapidità, evitando la frammentazione degli appalti separati.

Il piano prevede di incrementare i fondi nel tempo, attraverso ulteriori versamenti da parte dell’Acru, fondi derivanti da affrancazioni e trasformazioni, nonché dagli oneri concessori versati dagli operatori privati e dall’escussione delle fidejussioni in caso di inadempienze.

Immagine: Roma Capitale