All’epoca dei fatti Antonio Messina, vittima di abusi sessuali, aveva solo 15 anni, oggi ha 30 anni e finalmente ottiene giustizia. I giudici condannano a 4 anni e sei mesi il sacerdote accusato di violenza sessuale aggravata a danno di minori.
La condanna
Quattro anni e sei mesi per Don Giuseppe Rugolo che quando era seminarista aveva approfittato di un ragazzino 15enne. I giudici hanno ritenuto responsabile la Curia di Piazza Armerina (Enna). La sentenza emessa dal tribunale di Enna è stata preceduta da 8 ore di Camera di Consiglio.
La storia
La vittima quando iniziarono le violenze aveva 15 anni, era il 2009 e frequentava la parrocchia di S.Giovanni Battista ad Enna. Don Giuseppe Rugolo era seminarista e abusò di quel giovane fino al 2013 quando fu ordinato sacerdote.
La denuncia
Messina aveva raccontato tutto al vescovo della diocesi, Rosario Gisana (prima di sporgere denuncia) e questi aveva aperto un’indagine. Aveva poi offerto alla famiglia del giovane 25 mila euro in contanti (prelevati dalla cassa della Caritas) come borsa di studio. L’accordo però non avvenne perché Messina voleva che nella causale fosse scritto “risarcimento danni”. Messina si rivolse allora a Papa Francesco con una lettera nella quale chiedeva giustizia. Alla fine decise di denunciare tutto alla polizia…
L’inchiesta e la sentenza
Tra gli atti dell’inchiesta ci sarebbe anche un’intercettazione tra monsignor Gisana e don Rugolo. Il vescovo avrebbe detto: “il problema è anche mio, perché io ho insabbiato questa storia. Pazienza, vedremo come poterne uscire”.
Ora la condanna a 4 anni e 6 mesi dopo 22 udienze e 53 testimoni. Nella condanna c’è anche l’interdizione perenne all’insegnamento scolastico e l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. Il tribunale ha considerato responsabile civile la Curia di Piazza Armerina, che dovrà rispondere dei danni che, in separata sede, saranno quantificati.
Foto: labarcaeilmare.it