Quando si parla di armi bianche in ambito militare, ci viene in mente sicuramente la Prima Guerra Mondiale che fu l’ultimo conflitto dove si vede un largo uso di armi “medievali”.
Mazze ferrate, spade, grosse pietre e baionette (quest’ultime sopravvissute fino ad oggi), vennero largamente impiegate dai soldati della grande guerra per finire i nemici feriti oppure per combattere dentro le strette trincee.
Ai giorni nostri in cui le guerre si combattono a distanza, grazie al progresso tecnologico raggiunto, è impensabile credere che sia ancora possibile lo scontro corpo a corpo.
Eppure, nel 2004 a mosul, un manipolo viventi uomini della SAS Britannica (i corpi d’élite), riuscirono a sgominare a Mosul ingenti forze nemiche.
Secondo le testimonianze un convoglio che trasportava 20 soldati venne attaccato dai miliziani iracheni con razzi, mitragliatrici ed armi leggere. Gli uomini del SAS risposero immediatamente a fuoco ingaggiando il nemico.
Essendo in inferiorità numerica in breve tempo terminarono le munizioni, i miliziani sembravano decisi a non mollare la presa, ma ecco che accadde l’imprevedibile …
Assieme alla precedente “carica alla baionetta di Basra”, questo fu l’ultimo episodio conosciuto di combattimento militare corpo a corpo. A terra rimasero 32 miliziani morti e tre feriti britannici
Ma com’è possibile che un pugno di pochi soldati sia riuscito nell’impresa di sgominare una forza superiore numericamente usando armi bianche?
Innanzitutto il merito va alla disciplina e alla coordinazione di questa unità, che ha visto la sua nascita nel 1941 durante la Seconda Guerra Mondiale da cui è uscita coprendosi di gloria. L’addestramento è uno tra i più duri del mondo.
Poi c’è il fattore che i miliziani iracheni erano stati indottrinati che i soldati cristiani fossero tutti dei codardi e che quando c’erano dei combattimenti tendessero sempre a ritirarsi. In effetti per contenere le perdite americani e britannici preferivano bombardare e cercare di evitare l’ingaggio dove fosse possibile.
I miliziani attaccarono credendo che come sempre i nemici crociati si sarebbero ritirati sparando qualche colpo per difesa. Inoltre a questo tipo di imboscate solitamente partecipavano le giovani leve che così potevano avere il battesimo del fuoco, addestrati per sparare ma non per il combattimento corpo a corpo che invece è alla base di ogni addestramento militare occidentale.
La baionetta si rivelò quindi fondamentale per salvare la vita di quegli uomini che si sono proclamati gli ultimi guerrieri all’arma bianca del XXI° secolo …