È iniziata ieri la storica transumanza dagli Altipiani di Arcinazzo agli alpeggi della Cappadocia.
A condurla i fratelli Amati, da tre generazioni allevatori transumanti.
L’anno scorso avevano organizzato una manifestazione in pompa magna con la partecipazione delle autorità e dei cittadini, quest’anno non è stato possibile a causa dell’emergenza Covid-19.
Tuttavia, con lo stesso spirito che contraddistingue ogni buon buttero, sfidando le intemperie, hanno condotto una parte del bestiame a piedi verso la via Sudacciara.
Un’altra parte del bestiame viene invece portata con il camion, operazione comunque non semplice per la difficoltà di far salire il bestiame sul mezzo, non essendo capi abituati a questo trasporto.
La transumanza continua a vivere quindi grazie a coloro che volendo seguire la tradizione, percorrono decine e decine di chilometri con il bestiame, quando potrebbero affidarsi semplicemente ai mezzi moderni.