Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta quifinanza.it, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.
Nel mare magnum delle disordinate misure messe in campo dal governo a sostegno lavoratori durante l’emergenza Covid, è il momento riservato ai professionisti iscritti alle Casse private (con decreto interministeriale del 29 maggio recante “Indennità liberi professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria”).
Dall’8 giugno e per i successivi 30 giorni (dunque fino all’8 luglio) è possibile presentare domanda di accesso all’indennità di 600 euro qualora non la si fosse già ottenuta per il mese di marzo, nel qual caso il rinnovo è invece automatico.
I requisiti (modificati dal Decreto Rilancio rispetto a quelli del Cura Italia) sono elencati nell’articolo 3 del decreto:
non essere titolare di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato né di pensione diretta;
non aver percepito altri bonus previsti dai decreti Cura Italia e Rilancio (non è però chiaro se ci sia incompatibilità anche per indennità riferite a mensilità differenti);
aver conseguito per il 2018 un reddito professionale non superiore a 35mila euro, con attività ridotta dai provvedimenti restrittivi causati dall’emergenza sanitaria oppure aver conseguito un reddito 2018 tra 35.000 e 50.000 euro avendo poi cessato (chiusura partita IVA nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 30 aprile 2020), ridotto o sospeso l’attività autonoma o libero-professionale (comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del primo trimestre 2020 rispetto al primo trimestre 2019) a causa dell’emergenza Covid.
La domanda di indennizzo (a valere sul Fondo per il Reddito di ultima istanza di cui all’articolo 44 del Cura Italia) va presentata – come sottolinea il sito delle piccole-medie imprese pmi.it – utilizzando i moduli predisposti dalla propria Cassa, allegando autocertificazione sui requisiti richiesti. Rispetto al Cura Italia, con il Decreto Rilancio è venuto meno il requisito dell’iscrizione esclusiva alla cassa privata.