Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta quifinanza.it, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.
Dal 1° luglio entrano in vigore i nuovi importi validi fino al 30 giugno 2014, rivalutati come ogni anno in base all’aumento del costo della vita, una variazione calcolata dall’Istat tra l’anno 2012 e l’anno 2013, nella misura del 1,1%. (POTETE SCARICARE LE NUOVE TABELLE 2020 QUI)
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E’ in arrivo la scadenza per gli assegni familiari e l’Inps ha appena pubblicato i nuovi importi 2012-2013 (scarica il file excel) validi dal 1° luglio 2012 al 30 giugno 2013, Entro il 30 giugno vanno presentate in via telematica sul sito Inps le domande per richiedere gli assegni.
Gli assegni per il nucleo familiare (Anf), chiamati comunemente “assegni familiari” (che però, a rigore, sono una prestazione diversa riservata ad altri soggetti), rientrano tra le prestazioni a sostegno del reddito che l’Inps riserva a tutti coloro che percepiscono “reddito da dipendente” (quindi non soltanto i lavoratori dipendenti veri e propri) al di sotto dei limiti stabiliti dalle legge. Una forma di welfare che ancora sopravvive ai tagli. Vediamola più in dettaglio.
A chi spetta l’assegno
Hanno diritto all’Anf:
• i lavoratori dipendenti (anche part-time);
• i lavoratori para-subordinati iscritti alla gestione separata Inps e coloro che sui compensi ricevuti versano un’aliquota aggiuntiva per le prestazioni non pensionistiche;
• i pensionati ex dipendenti;
• i soggetti in mobilità o cassa integrazione o con indennità di disoccupazione;
• i collaboratori domestici (Colf e badanti).
Come si calcola
Il riconoscimento e la determinazione dell’importo dell’Anf, vengono effettuati tenendo conto di due parametri: la Composizione e il Reddito complessivo del nucleo familiare.
Nella fattispecie:
• Reddito familiare complessivo, che è costituito dalla somma di tutti i redditi presenti nel nucleo familiare (relativi all’anno precedente), anche quelli non di lavoro e soggetti imposta sostitutiva (es. redditi da locazione tassati con cedolare secca, interessi sul conto corrente ecc.) ma solo se superano i 1.032,91 euro.
• Composizione della famiglia, cioè il numero di componenti. Danno diritto all’assegno:
– il coniuge (non separato);
– i figli (naturali, adottivi, affidati) di età inferiore a 18 anni (o a 21 anni se studenti in famiglie con almeno 4 figli tutti di età inferiore ai 26 anni) o senza limiti di età se disabili, purché non coniugati;
– i fratelli e i nipoti (collaterali o in linea retta), minori o maggiorenni inabili, se sono orfani di entrambi i genitori e non coniugati.
Gli importi variano anche in base al fatto che la famiglia abbia due o un solo genitore, che ci siano disabili ecc.
In alcuni casi va richiesta un’autorizzazione specifica all’Inps per includere determinati soggetti nel nucleo familiare (es. figli naturali propri o del coniuge). La richiesta va fatta con apposito modulo disponibile sul sito dell’Inps.
Come si presenta la domanda
L’Anf va richiesto:
• per i lavoratori dipendenti e i cassintegrati: al datore di lavoro presentando il modello ANF/DIP (SR 16) ,
• per i pensionati, i lavoratori para-subordinati, i percettori di indennità di mobilità e disoccupazione, i collaboratori domestici: direttamente all’Inps.
La trasmissione delle domanda deve avvenire:
• per via telematica direttamente sul sito dell’Inps previa registrazione;
• tramite il Contact Center integrato, chiamando il numero verde 803164;
• tramite patronati e intermediari dell’Inps.
Il pagamento
Il pagamento dell’assegno – in busta paga o con bonifico dall’Inps – decorre dalla presentazione della domanda ma il diritto all’assegno nasce nel momento in cui si realizzano le condizioni, quindi in caso di domanda tardiva si ha diritto agli arretrati. Il diritto a richiedere gli arretrati si prescrive in 5 anni.
L’Anf non costituisce reddito ed è esente da qualsiasi ritenuta previdenziale o fiscale.