Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta quifinanza.it, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.
L’INPS garantisce ad alcune categorie di lavoratori il riconoscimento gratuito di un massimo di 24 mesi di contributi. L’agevolazione è pensata in particolare come incentivo per la storia contributiva dei lavoratori più giovani, ed infatti è previsto un preciso limite d’età.
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L’Istituto ha chiarito i dettagli operativi della misura nel messaggio n. 2787 del 13 luglio 2020, nel quale sono spiegati requisiti e modalità di fruizione.
Beneficiari e requisiti
L’agevolazione è prevista per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, con età, appunto, inferiore ai quarant’anni. A loro viene riconosciuto “l’esonero dal versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti”.
La misura, che è stata introdotta dalla legge n. 160/2019, ha una durata massima di 24 mesi, e i beneficiari devono essersi iscritti alla previdenza agricola in un periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 ed il 31 dicembre 2020.
Come presentare la domanda
Come ottenere lo sgravio? L’istanza di ammissione all’incentivo, spiega il nuovo messaggio INPS, deve essere presentata entro 120 giorni dalla data di comunicazione di inizio attività: per un lavoratore che ha iniziato la propria attività il primo gennaio 2020, dunque, il termine per presentare la domanda sarà il 29 luglio 2020. Le istanze di ammissione al beneficio presentate oltre 210 giorni dall’inizio dell’attività, invece, saranno respinte.
La circolare n. 72 del 9 giugno 2020 spiega nel dettaglio come presentare la domanda. L’istanza di ammissione al beneficio deve essere inoltrata esclusivamente in forma telematica, accedendo al “Cassetto previdenziale per autonomi agricoli”. Alla sezione “Comunicazione bidirezionale” – “Invio comunicazione”, viene richiesto di utilizzare il modello telematico “Esonero contributivo nuovi CD e IAP anno 2020 (CD/IAP2020)”. Non saranno prese in considerazione domande cartacee.
A quel punto, l’Istituto di previdenza effettuerà tutti i controlli del caso in merito alla tempestività dell’istanza e al possesso dei requisiti per l’accesso all’esonero, in particolare tenendo conto del rispetto dei massimali previsti dalla normativa sui “de minimis”.
Proprio a questo proposito, la nuova circolare avverte che, a partire dal primo luglio 2020, “il controllo del massimale relativo agli aiuti de minimis e agli aiuti de minimis SIEG già concessi avviene esclusivamente attraverso il Registro Nazionale Aiuti”. Pertanto, “ai fini del riconoscimento del beneficio è necessario acquisire la visura dal Registro Nazionale Aiuti”.
In caso di esito positivo, l’INPS comunicherà l’ammissione al beneficio, sempre in modalità telematica, nell’apposito campo “esito” del medesimo modulo di istanza. In quel campo, sarà possibile visualizzare l’importo del beneficio spettante per ciascun anno.
Le carte in regola per ricevere l’agevolazione
La fruizione del beneficio è subordinato a:
l’adempimento degli obblighi contributivi;
l’osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro;
il rispetto degli altri obblighi di legge;
il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.