INPS, Bonus 1000 euro e Reddito di cittadinanza: arrivati i primi pagamenti in programma

Le nuove date per l’erogazione, come riporta trendonline.com, dei pagamenti INPS di gennaio 2021 e molte altre novità per quanto concerne il Decreto Ristori 5, il REm e la Cassa Integrazione Guadagni. Da oggi partiranno i pagamenti del Reddito di Cittadinanza, seguiranno poi l’Indennità Omnicomprensiva Covid e la Naspi, pertanto, in questi giorni vi consigliamo di controllare il vostro fascicolo previdenziale. Scopriamo insieme le date.

Inps, Reddito di Cittadinanza
La prima data disponibile per percepire il Reddito di Cittadinanza, erogato dall’Inps, è oggi 15 gennaio 2021. Attenzione però, perché questa data non è valida per tutti. A metà mese, infatti il sostegno economico è erogato soltanto per i nuovi percettori, i rinnovi e per gli eventuali arretrati.

Per chi invece non rientrasse nelle sopraelencate categorie, dovrà attendere, come di consueto, la fine del mese. La ricarica dell’Inps, della Carta del reddito di Cittadinanza, infatti, verrà effettuata dal 25 al 28 gennaio 2021. Ricordiamo che si potrà beneficiare del Reddito di Cittadinanza, solo ed esclusivamente essendo in possesso di una dichiarazione ISEE aggiornata al 2020.

Inps, Dichiarazione ISEE
Con ISEE si intende l’indicatore della situazione economica equivalente. Con l’attestazione contenente l’indicatore ISEE, i cittadini possono accedere ad agevolazioni, prestazioni sociali o servizi di pubblica utilità. E’ pertanto importantissimo che l’ISEE sia aggiornata. Nel comunicato dell’Inps, datato 4 gennaio 2021 leggiamo infatti:

“Le prestazioni del corrente mese di gennaio sono riferite ai redditi di dicembre 2020 e saranno pertanto messe in pagamento per tutti i beneficiari. A partire dal mese di febbraio 2021, invece, il calcolo dei redditi e pensioni di cittadinanza sarà riferito alle DSU valide del mese di gennaio 2021 e sarà quindi necessario disporre di un ISEE aggiornato. “

Successivamente, l’ISEE presentato a partire dal 1° gennaio 2021 avrà validità un anno, fino al 31 dicembre 2021.

Inps, Indennità Omnicomprensiva Covid
Arriverà a giorni, quasi sicuramente a partire da lunedì 18 gennaio 2021 l’Indennità Omnicomprensiva da 1.000 € dell’Inps. L’Inps ha completato, come da messaggio sul suo profilo ufficiale di Twitter, la prima fase della gestione delle domande per l’indennità.

Si ricorda che i percettori dell’Indennità Omnicomprensiva sono:

lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;

lavoratori intermittenti;
lavoratori autonomi occasionali;
lavoratori incaricati alle vendite a domicilio;
lavoratori dello spettacolo; lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali.

Domande Respinte dall’Inps
Gli esiti delle domande inoltrate all’Inps per percepire l’indennità omnicomprensiva, si possono tranquillamente trovare nella sezione INPS “Covid-19: Tutti i servizi”, servizio “Indennità 600/1.000 euro”. Sono consultabili sia dal Patronato che dal cittadino.

Alcune domande però sono state respinte dall’Inps poiché non hanno superato i controlli relativi all’accertamento dei requisiti necessari. L’allegato Inps presente QUI spiega quali sono state le motivazioni che hanno portato l’ente a non accogliere la domanda.

Inps, si può inviare nuovamente la domanda entro 20 giorni
Si potrà presentare il riesame in 20 giorni a partire dalla data di oggi. Come fare? Sul sito dell’Inps leggiamo:

“L’utente può inviare la documentazione attraverso il link “Esiti” nella stessa sezione del sito INPS in cui è stata presentata la domanda “Indennità 600/1000 euro” grazie ad un’apposita funzionalità, che provvede ad esporre i motivi di reiezione e consente di allegare i documenti richiesti per il riesame.”

Un altro modo per inoltrare la richiesta per l’Indennità Omnicomprensiva è tramite la casella di posta istituzionale alla Struttura territoriale di competenza. La mail è riesamibonus600. INSERIRE IL NOME DELLA PROPRIA SEDE @inps.it.

Inps, erogazione NASpI
Buone notizie anche per i percettori della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, la NASpI. Ricordiamo che i beneficiari della NASpI sono i lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perso involontariamente la loro occupazione.

Possono accedervi gli apprendisti, i lavoratori soci di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le cooperative stesse, il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato e i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

Inps, quando arriva la NASpI?
L’indennità mensile di disoccupazione, dovrebbe essere stata erogata in questi giorni. Potrebbe esserci stato qualche ritardo, per cui sarebbe meglio considerare, come data sicura per l’inizio delle erogazioni del mese, il 18 gennaio 2021.

Inps, chi non può beneficiarne
Ricordiamo che non possono accedere all’indennità di disoccupazione, erogata dall’Inps:

dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;

lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI.

Inps, ANF 2021
L’Assegno per il nucleo familiare con tre figli minori dovrebbe invece essere erogato a partire dalla settimana del 25 gennaio 2021. Si tratta di un assegno concesso dal Comune ed erogato dall’INPS, per le famiglie con almeno tre figli minori, con patrimoni e redditi limitati.

L’assegno dell’INPS spetta ai cittadini italiani o comunitari residenti in Italia, i cui nuclei familiari siano composti da almeno un genitore e tre figli, tutti minorenni. Tra questi sono compresi i figli minori del coniuge e i minori ricevuti in affidamento preadottivo.

Il nucleo familiare deve appartenere alla stessa famiglia anagrafica e, i minori, non devono essere in affidamento a terzi. Per queste famiglie, l’ISEE non può superare la cifra di 23.200,30€ per nuclei familiari di 5 componenti.

Inps, Pensioni Anticipate del mese di febbraio: le date
Nel calendario dei pagamenti per le pensioni ritirate presso Poste Italiane, datato 22 dicembre 2020, Inps aveva annunciato che l’anticipo dell’erogazione delle pensioni serviva proprio per evitare assembramenti e proteggere i cittadini dal virus:

“Al fine di consentire a tutti i beneficiari dei pagamenti di recarsi presso gli uffici postali in sicurezza e nel rispetto delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19, è stata estesa anche ai mesi di gennaio e febbraio 2021 l’anticipazione del pagamento delle pensioni.”

La suddivisione è stata fatta sulla base delle iniziali del cognome del titolare della prestazione. (Es. Claudio Rossi, dovrà fare riferimento alla lettera R). Ecco le date relative all’anticipo della mensilità di febbraio.

Lettere A e B lunedì 25 gennaio 2021
Lettere C e D martedì 26 gennaio 2021
Lettere dalla E alla K mercoledì 27 gennaio 2021

Lettere dalla L alla O giovedì 28 gennaio 2021
Lettere dalla P alla R venerdì 29 gennaio 2021
Lettere dalla S alla Z sabato 30 gennaio 2021

E il Reddito di Emergenza?
Non è stato ancora toccato, però, il tema del Reddito d’Emergenza. Quella che arriverà dall’INPS nella seconda metà del mese di gennaio, corrisponderà infatti alla quinta e ultima mensilità del reddito. Non è però totalmente da escludere, per ora un’ulteriore proroga per i mesi successivi.

Le altre buone notizie dal Governo
La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali e Senatrice del Movimento 5 Stelle, Nunzia Catalfo, quest’oggi, sul suo profilo ufficiale Twitter, ha annunciato lo stanziamento di 32,5 miliardi del Decreto Ristori 5, che serviranno a finanziare la Cassa Integrazione Covid. Ecco le sue parole:

“Poco fa, in Consiglio dei Ministri, abbiamo approvato un nuovo scostamento di bilancio da 32 miliardi che serviranno per finanziare la proroga della Cassa integrazione Covid e le altre misure di sostegno a lavoratori e imprese del prossimo #DecretoRistori. Andiamo avanti, uniti.”

Quanto asserito dalla Ministra è riportato nel decreto datato 15 dicembre 2020 e intitolato “Determinazione, in relazione all’evento della pandemia da COVID-19, delle modalità di accesso al trattamento di integrazione salariale straordinaria per crisi aziendale” pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 14 gennaio 2021.