Le interviste esclusive de “I FATTINEWS”
Amministrative 2021 “Roma Caput Mundi”, la sfida comincia!
Nuovo anno nuove sfide elettorali questa è la volta di Roma ed a tal proposito abbiamo incontrato la Senatrice Paola Binetti che ci ha concesso questa esclusiva intervista.
Buongiorno Senatrice, cominciamo ringraziandola per la disponibilità.
Come succede ad ogni elezione, il mondo cattolico si muove per cercare consensi, ma, a nostro avviso, ogni volta resta con il “cerino in mano”. Il prossimo turno elettorale, vede il rinnovo della Giunta Capitolina; un appuntamento che non è solo di carattere locale, ma anche di notevole peso sulla politica nazionale.
Lei, oltre ad essere una importante esponente dell’UDC è, a nostro avviso e non solo, una figura molto rappresentativa nel mondo cattolico, in particolar modo proprio di quello romano. Di seguito parleremo genericamente di destra e di sinistra, logicamente ci riferiamo ai partiti moderati di queste aree.
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L’UDC, come si pone di fronte al dilemma degli apparentamenti, guarda verso destra o verso sinistra?
Il modo di guardare alla politica da parte dell’UDC è profondamente ancorato ad una serie di valori che intende difendere con tutti i mezzi e i modi a disposizione. Per quanto possa apparire paradossale l’UDC fa suoi valori che storicamente sembrano appartenere all’area della destra e/o all’area della sinistra… In modo molto semplice: vita, famiglia, libertà di educazione da un lato, solidarietà e inclusione dall’altro. L’UDC si pone come punto di integrazione tra istanze che iniziano in famiglia e guardano alla coesione del nucleo familiare, alla forza del patto intergenerazionale tra genitori e figli, alla loro libertà e responsabilità educativa, per poi estendersi e includere in modo graduale e progressivo le tante fasce deboli che pure ci circondano, compresi gli emarginati, gli immigrati, ecc.. Stare al Centro significa anche muoversi per cerchi concentrici… secondo un ordine di priorità inclusive e quindi anche secondo obiettivi chiaramente definiti… programmi e scelte valoriali coerenti.
In un suo comunicato stampa, che abbiamo pubblicato tempo fa, auspicava una collaborazione unitaria fra i partiti cattolici. Abbiamo estrapolato da quel contesto una sua frase, nella quale diceva:
” … la vera novità del Centro è un’altra e nasce dai territori, dalle Associazioni di ispirazione cattolica, da una cultura e una tradizione storica che nel Paese si è sempre collocata nell’area del Centro. Ed è da qui che parte la mia proposta, sfidante e coesiva al tempo stesso.”
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In uno scenario “ristretto” come quello delle elezioni Romane, si può auspicare concretamente nella nascita di un unico soggetto, magari una “Lista Civica” che unisca in un programma “concertato”, fra tutte quelle anime cattoliche e veramente moderate di centro?
Io credo che sia necessario cercare di costruire una rete, la più ampia possibile, di Associazioni e movimenti che si riconoscono nei valori del mondo cattolico. Occorre sempre iniziare da ciò che unisce per fare qualcosa insieme e poi andare risolvendo gli eventuali nodi con quel rispetto reciproco che per altro è la cifra della fraternità di cui tanto sta parlando Papa Francesco in questi giorni. Occorre definire qual è il progetto comune essenziale, quali sono le coordinate fondamentali entro cui muoversi sapendo rispettare le specificità di ogni movimento ed associazione. Unità non è uniformità, ma condivisione profonda e convinta di un progetto che si vuole realizzare per risolvere problemi, piccoli e grandi! migliorare situazioni, aumentare il livello di serena convivenza. Una lista civica può rispondere a questo obiettivo in modo molto efficace: una grande città come Roma ha obiettivi drammaticamente evidenti che vanno dal caos cittadino del traffico e dei trasporti pubblici, alla perdita di decoro, legata anche ad una insufficiente e inadeguata gestione dei rifiuti. Ma sono soprattutto le nuove povertà emergenti che richiedono soluzioni tempestive per venire incontro alle tante famiglie senza lavoro, ai giovani smarriti con scuola in crisi e prospettive di futuro limitatissime, ecc.
Ci ha parlato di “Roma Lista Civica”, cos’è, come nasce e quali passi si stanno facendo per farla emergere concretamente nello scenario elettivo romano?
Lista civica nasce per iniziativa di un gruppo di professionisti romani stanchi di vedere il degrado crescente della propria città. Persone che vogliono riscoprire tutta la dignità di quel famoso SPQR, che pone il popolo romano sullo stesso piano del senato e che quindi si riappropriano della dignità che compete loro quando affermano con fierezza: Civis romanus sum… e intendono riprendersi la città per governarla meglio di quanto non sia stato fatto negli ultimi 10 anni… La gestione del sindaco Raggi è pessima, ma prima di lei si erano già alternate gestioni di colore politico diverso ugualmente inadeguate: occorre invertire la rotta e restituire alla Amministrazione della Città una qualità di cui è priva da anni. Per questo non basta pensare al sindaco come ad un Deus ex machina… occorre pensare ad una squadra di persone unite e competenti, determinate a muoversi nella logica della Res Publica e non degli interessi privati di questa o quella persona o di questa o quella lobby. Credo che Roma Lista civica sia davvero sulla buona strada…
Per concludere, Roma Lista Civica, ha già un suo Candidato Sindaco da proporre?
Non ha un suo candidato sindaco, anche se guarda con interesse all’opzione Bertolaso, che in altri termini ha mostrato una rara competenza nell’affrontare e risolvere problemi. Ma un obiettivo importante di Roma Lista Civica è lanciare in tutti i municipi nuove vocazioni politiche all’insegna della competenza specifica e della passione civile: gente giovane, determinata. Volta a risolvere i problemi della gente, piccoli e grandi, in un dialogo costante e costruttivo, efficace e generoso, attento alle esigenze delle diverse età: anziani, più o meno soli, giovani famiglie, giovani e giovanissimi in carca di spazi in cui esprimere talenti e interessi… Riprendersi la città dalla Base, moltiplicando iniziative culturali e sociali, cercando di valorizzare le proposte creative delle nuove generazioni che sfidano non solo il conformismo ma anche la routine stanca di una città da troppo tempo abbandonata all’incuria dei suoi amministratori distratti e incompetenti.
Grazie a voi! Della vostra disponibilità.
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