Tra le misure del dl Sostegno, il primo decreto economico che il governo Draghi sta mettendo a punto, emerge l’ipotesi di un ristoro di 1.000 euro per tre mensilità per i lavoratori stagionali e per il comparto turistico.
Il maxi provvedimento dovrebbe attingere dai 32 miliardi di scostamento di bilancio autorizzati dal parlamento, per finanziare i ristori alle imprese e le nuove misure per assistere lavoratori e famiglie.
Il decreto dovrebbe contenere aiuti per circa nove miliardi e mezzo e il bonus ai lavoratori stagionali (e non solo) si aggiungerebbe al pacchetto delle probabili misure a sostegno del reddito e del lavoro, tra cui la proroga della cassa integrazione, la sospensione delle cartelle esattoriali, il rifinanziamento del Reddito di cittadinanza e la proroga del Reddito di Emergenza, il prolungamento della Naspi.
Il bonus per i lavoratori stagionali rientrerebbe nelle misure volte ad aiutare chi lavora nel turismo, fortemente colpito dall’emergenza per la pandemia da Covid-19
L’ex Ministro del Lavoro, la pentastellata Nunzia Catalfo, si era già espressa in favore di un bonus per i lavoratori del turismo con quello che era il Decreto Ristori 5.
In un post pubblicato su Facebook a metà febbraio annunciava come, tra le proposte normative elaborate, figurasse:
“Una ulteriore indennità, pari a 3.000 euro, per i lavoratori dello spettacolo, stagionali, stagionali del turismo, intermittenti, autonomi privi di partita IVA etc., con possibilità di fare domanda anche per chi non ne ha mai fruito”.
Il governo Draghi starebbe mettendo a punto l’idea già profilata dal Governo Conte bis: secondo le prima indiscrezioni si parlerebbe di tre mensilità da 1.000 euro a sostegno dei lavoratori stagionali come forma di compensazione dei mesi di lavoro persi nel 2021, per una somma complessiva pari a 3.000 euro. Il bonus potrebbe essere erogato nella seconda metà di marzo 2021 nelle migliori delle ipotesi, o al massimo agli inizi del mese di aprile.
Per quanto riguarda i beneficiari, si tratterebbe delle categorie economiche che più di tutte risentono delle conseguenze delle misure anti-Covid. Se dovesse essere confermato lo schema già adottato nei mesi scorsi, l’assegno di 1.000 euro verrebbe riconosciuto alle seguenti categorie di lavoratori, le stesse individuate dal dl Agosto:
- lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori intermittenti;
- lavoratori autonomi occasionali;
- lavoratori incaricati alle vendite a domicilio;
- lavoratori dello spettacolo;
- lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali.
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