Oggi, 2 febbraio 2022 si è spenta l’attrice italiana Monica Vitti. Era nata a Roma il 3 novembre 1931 con il nome di Maria Luisa Ceciarelli. Aveva 90 anni e da molto tempo si era ritirata dalla vita pubblica per la malattia che l’aveva colpita. Ha lavorato con i più grandi: musa di Michelangelo Antonioni, compagna di avventure di Alberto Sordi ma anche autrice e regista. La sua caratteristica voce roca e l’innata verve l’hanno accompagnata per quasi quarant’anni di carriera cinematografica, dalle sue interpretazioni drammatiche nella “tetralogia dell’incomunicabilità” di Antonioni (L’avventura, La notte, L’eclisse e Deserto rosso) che le diedero fama internazionale, a quelle in ruoli brillanti (da La ragazza con la pistola a Io so che tu sai che io so) che la fecero considerare l’unica “mattatrice” della commedia all’italiana.
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Punto di riferimento inevitabile per tutte le attrici venute dopo di lei, Monica Vitti è stata tutto: profonda, enigmatica, sensuale, spiritosa. Intellettuale, ironica, popolare, malinconica, intelligente, bellissima. Autentica. Ha ottenuto numerosi premi, tra cui cinque David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali). E ancora, tre Nastri d’argento, dodici Globi d’oro (di cui due alla carriera), un Ciak d’oro alla carriera. Infine, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Concha de Plata a San Sebastián e una candidatura al premio BAFTA.
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Negli ultimi anni, a causa di una malattia degenerativa, non è più apparsa in pubblico ma la sua eredità è rimasta fortissima nel mondo del cinema che, in occasione di anniversari e compleanni, non ha mancato di tributarle affetto con mostre fotografiche e rassegne dei suoi più di cinquanta film. La notizia della sua scomparsa è stata data dal marito Roberto Russo attraverso Walter Veltroni che su Twitter ha scritto: “Roberto Russo, il suo compagno di tutti questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con dolore, affetto, rimpianto”.