Dopo 3 mesi di chiusura, a causa del Coronavirus, riapre la Pinacoteca di Brera. “Un giorno speciale e simbolico – spiegano dalla galleria d’arte- perché lo stesso giorno di 70 anni fa, il 9 giugno 1950, la Pinacoteca di Brera riapriva al pubblico dopo i bombardamenti del 1943″.
Il direttore attuale della Pinacoteca, James M. Bradburne, “dedica la riapertura” a Fernanda Wittgens, l’allora direttrice. In questa prima fase di riapertura, l’orario del museo sarà ridotto: martedì e mercoledì solo al mattino (dalle 9,30 alle 13,30 ma con ultimo ingresso alle 11,50); da giovedì a domenica solo pomeriggio dalle 14 alle 18,30 (ultimo ingresso alle 17). E ridotto, o meglio contingentato, sarà anche il tempo a disposizione dei visitatori che avranno un’ora e mezza per visitare le sale aperte della Pinacoteca. Le sale più piccole resteranno infatti inaccessibili con la possibilità di ammirare i capolavori che ospitano da dietro le transenne. Le visite dovranno essere prenotate (massimo cento ingressi all’ora) e saranno gratuite fino all’autunno. “La gratuità è un nostro modo per dire grazie alla città, di esserle riconoscenti – ha spiegato il direttore James Bradburne – Se Brera è nel cuore di Milano, i milanesi sono nel cuore di Brera“. E poi c’è l’idea di rendere la visita personalizzata. Al momento della prenotazione dal sito brerabooking.org vengono fatte alcune domande (ad esempio sulla presenza di bambini). Via mail viene poi inviata la Brera box una serie di materiali per rendere la visita un’esperienza personale, fatta su misura. Sono confermate tutte le iniziative online ideate nei mesi di chiusura (come i concerti in streaming degli studenti della scuola civica Claudio Abbado) e anzi arricchite. Le celebrazioni per l’anno raffaellesco riprenderanno a settembre con un excursus sugli allestimenti dello Sposalizio della Vergine dal 1806 al 1977, trovando ulteriore sviluppo nella ricostruzione dell’installazione concepita nel 1976 da Bruno Munari (in occasione del Processo per il Museo). Riapre anche il Cenacolo vinciano, per ora con orario ridotto, solo il pomeriggio dalle 14 alle 18.45. L’Ultima Cena, capolavoro assoluto di Leonardo, che per la sua fragilità già aveva accessi contingentati passa da 35 visitatori ogni quarto d’ora a cinque.