Nei giorni scorsi i rappresentanti dei ristoratori e gestori di bar, durante gli incontri avuti con i Sindaci di Cremona e Crema, avevano chiesto a questi ultimi di rappresentare le loro istanze al Prefetto. Piena disponibilità è stata mostrata dal Prefetto Danilo Vito Gagliardi che, in mattinata, ha ricevuto una decina di operatori del settore, in rappresentanza dell’intera categoria. All’incontro hanno partecipato i Sindaci Gianluca Galimberti e Stefania Bonaldi, l’Assessore al Commercio del Comune di Cremona Barbara Manfredini, Pietro Fiori e Valeria Biaggi, rispettivamente Sindaco e Consigliere delegato al Commercio di Castelleone. Un’occasione che ha permesso un articolato confronto sui temi più stringenti di questo particolare periodo: la difficoltà economica, ma anche psicologica, di una fra le categorie più penalizzate dalle restrizioni, la richiesta di trattamenti differenziati sui territori in base all’effettivo livello di contagio, come già messo in evidenza dai sindaci stessi, l’esiguità ed il ritardo dei ristori. Altro aspetto di cui si è discusso è il fatto che da parte dei gestori di bar e ristoranti sono stati fatti sforzi ingenti per il rispetto delle regole, sforzi peraltro vanificati dall’obbligo indistinto di chiusura quando la nostra regione è collocata in zona rossa o arancio. Altro elemento di riflessione sollevato è quello che giovani ed adulti trovano comunque luoghi di incontro nei quali i controlli sono molto più difficili. Da qui la proposta, anche con un regime ancor più rigoroso, per definire il quale gli operatori si sono detti disponibili a collaborare, in modo da permettere la riapertura dei pubblici esercizi dove i controlli possono essere effettuati con più facilità. Il Prefetto e i Sindaci hanno ascoltato le ragioni di ristoratori e baristi e si sono impegnati, nel rispetto dei propri ruoli istituzionali, a portare le istanze e le proposte avanzate all’attenzione di Governo e Regione, consapevoli della gravità della situazione in cui versa questa categoria di imprenditori la cui principale richiesta non è di ricevere un aiuto economico, ma di poter lavorare.