La scorsa settimana si è tenuta la prima riunione tra i dirigenti del Ministero dello sport e quelli delle regioni del Veneto, della Lombardia e delle province autonome Trento e Bolzano: i quattro soggetti interessati dall’evento Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026, ai quali spetterà la ripartizione di un nuovo finanziamento statale, pari a 145 milioni di euro, previsti nella finanziaria 2020 approvata a fine dicembre scorso. “Grazie a questo nuovo ed ulteriore stanziamento possiamo incominciare a pensare anche alle infrastrutture sportive e agli interventi strettamente connessi. La formula è completa e Cortina d’Ampezzo sta confermando, in queste due settimane di gare iridate, di poter competere alla pari con qualsiasi altra capitale mondiale di sport invernali. Da parte nostra, come Regione del Veneto, intendiamo attivare tutte le sinergie possibili sul territorio per rafforzare, tra cinque anni, la credibilità e lo standing internazionale che stiamo dimostrando, anche e soprattutto con i fatti, oggi con i Mondiali di Sci”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, riferendosi alle ulteriori risorse inserire nella Legge di Bilancio statale 2021, a favore dei soggetti attuatori delle opere sportive olimpiche. “Ora c’è bisogno di norme e decreti attuativi che accelerino le procedure autorizzative per dare il via ufficiale alle opere – spiega il Governatore -. Interventi che, come nel caso della riqualificazione della pista da bob ‘Eugenio Monti’, avranno un ruolo determinante anche nel post Olimpiade, incrementando l’attrattività sportivo-turistica di tutta la vallata dolomitica. Il programma dei lavori concordato prevede una prima ipotesi di distribuzione delle risorse tra gli enti convocati, successivamente i fondi saranno assegnati con un’intesa da ratificare da parte del ministero”. I 145 milioni vanno ad aggiungersi al miliardo di euro stanziato con la finanziaria del 2019, riservato esclusivamente alle infrastrutture olimpiche. “Questa prima quota parte è già stata investita nel piano delle infrastrutture della Regione del Veneto, nello specifico nella variante di Longarone e in quella di Cortina, e in altre opere ferroviarie per le quali è stato stimato un costo pari a 500 milioni di euro – sottolinea Zaia -. Nel capitolo opere sportive rientra ovviamente la pista da bob, progetto sul quale la Regione sta lavorando da mesi. Con questo intendo confermare che questa disciplina veloce, assieme allo skeleton e allo slittino, si disputerà ai piedi delle Tofane, come nelle passate olimpiadi del ’56. La pista Eugenio Monti è un pezzo della nostra storia e un patrimonio che racconta i successi sportivi del passato, che merita di rinascere, a distanza di 70 anni, proprio con i giochi olimpici del 2026. La nuova pista diventerà un punto di riferimento per gli atleti e gli appassionati di questo sport, in primis quelli del Bob Club Cortina, il club più longevo d’Italia e con più titoli italiani nel proprio palmares”. Per i Giochi olimpici sono già state individuate 14 sedi di gara, incluse in 4 clusters (Milano; Valtellina; Cortina; Val di Fiemme). In particolare il cluster di Cortina comprende 4 sedi di competizione: Cortina-Stadio Olimpico – Curling; Cortina-Tofane – Sci alpino femminile; Cortina-Sliding Centre ‘E. Monti’ – Bob, Slittino, Skeleton; Anterselva/Antholz-Südtirol Arena – Biathlon.