Le interviste esclusive de
Conosciamo Silvio Bruno, Presidente del CDQ Centocelle Storica da molti anni.
Sempre presente sul territorio, ha portato avanti, insieme agli altri membri del Comitato, innumerevoli proposte e battaglie. Da sempre impegnato nella richiesta per l’apertura e costituzione completa del Parco di Centocelle, è stato anche, tra i primi (già dal 2012) ad interfacciarsi con le imprese di autodemolizione e rottamazione, cercando soluzioni condivise, sia con i cittadini che con le rappresentanze di categoria. Non possiamo dimenticare il suo impegno per la cultura e per l’istituzione di una biblioteca e di un Polo Culturale a Centocelle, un quartiere con più di 53 mila abitanti che ancora oggi ne è sprovvisto. Importanti pure le proposte dell’architetto e del Comitato riguardo l’ambiente, la viabilità e
l’urbanistica di Centocelle.
Silvio ci rilasci una sua breve presentazione
“Sono Silvio Bruno, ho 66 anni e sono un architetto. Ho lavorato per FS sia come progettista che, in un secondo periodo, come internal auditor. Negli anni scorsi, con dei cittadini di Centocelle, quartiere in cui abito da sempre, fondammo un Comitato di quartiere “sulle ceneri” di un preesistente Comitato che faceva riferimento alla zona di “Centocelle vecchia”, decidemmo di chiamarlo Centocelle Storica per sottolineare come la storia del nostro quartiere (area antropizzata fin dal paleolitico) sia il “collante” per un tessuto sociale cresciuto sull’immigrazione (dapprima dal meridione, successivamente dai paesi dove c’è una forte emigrazione: Marocco, Egitto, Brasile, Filippine, India).”
Perché ha deciso di impegnarsi per il quartiere di Centocelle e cosa la spinge dopo tanti anni a continuare a farlo?
“Decisi di impegnarmi in questo contesto per varie ragioni: la prima perché un Comitato di quartiere si rivolge a tutti i suoi abitanti, senza distinzione alcuna. Inoltre Per me è importante che le persone convivano felicemente con tutte le differenze che li caratterizzano; differenze di età, di lingua, di tradizioni, di religione
… possono essere fattori discriminanti oppure fattori di socializzazione e rispetto: personalmente ritengo che la seconda opzione sia l’unica che le persone civili debbano perseguire. Inoltre Centocelle ha una potenzialità sociale, urbanistica, patrimoniale incredibile poiché è un quartiere intensamente vissuto dagli abitanti, ed ha una storia ininterrotta dal paleolitico (come testimoniano alcuni reperti archeologici rilevati nell’area del parco archeologico di Centocelle) ai giorni nostri,
anche se l’urbanizzazione è stata “sancita” con il PRG del 1931 e pianificata nelle geometrie urbane con la variante del 1935 (R.D. del 19/9/1935).”
Quando e perché è nato il Comitato di Quartiere Cento Celle Storica?
“Il Comitato, come accennavo prima, è stato fondato all’incirca nel 2006, abbiamo scritto ed approvato lo Statuto, individuato le linee guida comportamentali fondamentali, quali l’equidistanza dai partiti e dalle aggregazioni politiche: sono fiero che nel nostro Comitato discutono e si confrontano seguaci delle diverse
formazioni politiche e riusciamo sempre a decidere il da farsi all’unanimità. Un altro elemento caratterizzante è stato che le riunioni del CDQ avvenivano sempre a porte aperte e chiunque poteva partecipare, dire la sua, proporre le proprie idee, votare le decisioni da prendere. Per me è importante che pandemia del COVID non abbiamo più potuto incontrarci settimanalmente nella scuola Fausto Cecconi (grazie all’allora Presidente del VII Municipio che ci concesse, in linea con lo
Statuto stesso del Municipio, di poter fruire di uno spazio pubblico). Attualmente ci ‘sentiamo’ con Whats App, email, telefono …”
Crediamo che la partecipazione dei cittadini al miglioramento della vita nel territorio, sia già una grande vittoria. Ma ci racconti qualche risultato ottenuto.
“I risultati ci sono stati, ma relativamente alle segnalazioni di problematiche ‘puntiformi’, quali per esempio necessità di interventi urgenti per i cassonetti stracolmi, o per un albero che era pericolante … Ma noi abbiamo manifestato la necessità di programmare il miglioramento del quartiere con la realizzazione
di programmi più impegnativi. Ad esempio, da molti anni insistiamo affinché si realizza un sovrappasso pedonale (o ciclopedonale) che colleghi piazza delle Camelie sia col parco archeologico di Centocelle che con la stazione del ‘trenino’, attualmente adibita a capolinea. Rispetto a questa proposta, in realtà il Consiglio
Comunale si è espresso favorevolmente più volte con mozioni proposte sia da Consiglieri Comunali di sinistra (Gemma Azuni, Monica Cirinnà ai tempi dell’Amministrazione Alemanno) che di destra (recentemente Francesco Figliomeni, con Virginia Raggi sindaco), a riprova che le cose necessarie lo sono a
prescindere dallo schieramento politico in cui si militi …
Il nostro progetto prevede una riduzione della sezione stradale di accesso al quartiere con la realizzazione di una rotatoria in via Casilina, la realizzazione di una ‘penisola’ in piazza delle Camelie, la riduzione della sezione delle corsie stradali di via Casilina per restituire ‘terreno’ al suolo (la velocità dei veicoli su via Casilina è imposta a 50 km/h ma la percorrono a velocità di gran lunga superiori).
Ma non solo questa infrastruttura è indispensabile per il nostro quartiere, c’è anche la necessità di rivedere la viabilità incrementando i sensi unici a vantaggio di un maggior numero di parcheggi e dimensione dei marciapiedi, c’è la necessità di piantare alberi nelle piazze e sui margini delle strade per ridurre l’effetto serra dovuto all’intensa edificazione e superfici pavimentate.”
Ci racconti alcuni problemi del quartiere
“Recentemente il quartiere sta subendo una trasformazione dello stile di vita, con l’apertura di molti locali dediti alla somministrazione di cibi e bevande (aperitivi serali) che attraggono molte persone non residenti e, generando novità, generano al contempo un po’ di smarrimento a chi era abituato ad una diversa quotidianità.
Abbiamo segnalato alle Istituzioni le lamentele dei cittadini che di notte sentono rumori molesti legati al transito a velocità sostenute di veicoli e motocicli di grande cilindrata ed il rumore di fondo di chi si attarda nei locali. È necessario comunque ricordare che queste attività portano occupazione e contribuiscono all’economia locale.
Fortunatamente (si fa per dire, non è solo fortuna, ma l’ottimo lavoro che i capi religiosi cristiani e musulmani stanno facendo ed hanno fatto) non ci sono problemi di convivenza riconducibili alle diverse etnie e ai diversi “credo” religiosi presenti nel quartiere. Strutturalmente, il quartiere risente della mancanza di verde urbano e della limitatezza degli spazi pubblici, benché queste caratteristiche non hanno reso il quartiere un “dormitorio” ma anzi, il quartiere è vissuto intensamente dai residenti.”
Cosa si auspica per il futuro del quartiere?
“Cosa auspicare? Sicuramente che sia realizzato in tempi brevi il parco archeologico di Centocelle e che siano realizzate anche con le “correzioni” da noi proposte. Auspichiamo che siano migliorati i collegamenti e il servizio di pulizia, per rendere il nostro quartiere pulito come le grandi città europee, che si realizzino le nostre proposte in termini di sistemazione della viabilità e della messa a dimora di centinaia di alberi per ottimizzare il microclima sia estivo che invernale. Auspichiamo che Piazza delle Camelie, che è un po’ un biglietto da visita del quartiere, sia riqualificata ampliando lo spazio pedonale a “penisola” con lo spostamento del capolinea del bus e la “revisione” della viabilità e realizzando un nuovo e più significativo monumento ai caduti per la nostra libertà, senza che ciò comporti la rimozione della fontana attuale.
-> Pubblicato su I Fatti area Metropolitana Ed. Luglio 2022 <-
1 thought on “Municipio Roma V: ” CdQ Centocelle storica “”
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