Un episodio dai contorni surreali si è consumato ieri al Collatino, quartiere di Roma-est, protagonista uno straniero che avrebbe messo a nudo le sue parti intime per mostrarle ad una ragazzina. La reazione dei presenti è stata ovviamente pesante e violenta.
L’accaduto raccontato dai testimoni
Tutto è accaduto poco prima delle 13 a via Collatina all’altezza del civico 97. Il ragazzo, secondo quanto raccontato da testimoni si sarebbe accostato ad una vetrina di un bar dove all’interno c’erano appunto la ragazzina e sua madre. A questo punto si sarebbe abbassato i pantaloni mostrando le parti intime alla ragazzina.
Due persone che erano lì hanno reagito immediatamente, lo hanno aggredito con violenza prendendolo a calci e pugni facendolo finire a terra. Uno dei due gli ha urlato “negro di merda” e gli ha dato un pugno in faccia. Il pestaggio è continuato tra i banchi di una frutteria e mentre i due giovani picchiavano il ragazzo nero, nessuno ha tentato di fermarli, anzi altre persone hanno preso ad insultarlo.
Giustizia fai da te
Qualcuno a quel punto ha provato ad intervenire per fermare ciò che stava diventando un massacro ma è stato invitato a farsi gli affari suoi se non voleva essere picchiato anche lui. Un altro ragazzo che stava passando si è avvicinato per scagliargli anche lui un paio di calci, senza nemmeno preoccuparsi di capire cosa stesse succedendo. Anche la madre della ragazza è arrivata e lo ha accusato di essersi spogliato davanti alla figlia. La signora al telefono col 112 ha descritto l’uomo come “uno con la pelle di merda, nera”.
L’intervento dei carabinieri
Il “linciaggio” è stato interrotto dall’intervento dei militari della stazione di Tor Tre Teste, i quali hanno provveduto ad avvisare il Pm. L’accusa che ora grava sull’uomo è di tentata violenza sessuale su minore. Il protagonista della vicenda non è stato identificato poiché non aveva documenti ma è stato posto agli arresti ed è in stato di fermo. Non ci sarebbe alcuna denuncia per l’aggressione e gli inulti razzisti e l’uomo ora dovrà rispondere delle accuse all’Autorità giudiziaria.
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