Zaino schermato per eludere i dispositivi antitaccheggio, ma viene “beccato” dalla sicurezza

antitaccheggio

I dispositivi antitaccheggio sono ormai largamente utilizzati e considerati un valido aiuto per evitare piccoli furti nei negozi e nei grandi magazzini. I supermercati adottano le barriere antitaccheggio alla cassa che scattano, in caso di merce non pagata al passaggio del carrello o della borsa che contiene qualcosa che non è stato smagnetizzato. I negozi di abbigliamento, per lo più, si affidano a quei sistemi che prevedono l’applicazione del dispositivo direttamente sull’articolo e se questo non viene rimosso, fa attivare l’allarme.

Espedienti

Vita dura per saccheggiatori e taccheggiatori quindi, ma gli espedienti non mancano, alcuni professionali, altri ancora più artigianali e fantasiosi. L’ultima trovata è quella di creare una schermatura alla borsa o allo zaino. In pratica si tratta di una sorta di sacca realizzata con la carta stagnola da far contenere allo zaino, nella quale riporre la merce da rubare.

“Beccato” con le mani nel sacco

L’ultimo episodio è accaduto in via Due Macelli a Roma in un esercizio commerciale. L’addetto alla sicurezza ha notato un uomo che armeggiava col suo zaino ed ha proceduto al controllo. All’interno c’era refurtiva per circa 2.300 euro in capi d’abbigliamento e la merce era riposta nella sacca schermata celata nello zaino.

Tantissimi episodi di taccheggio al Centro di Roma

Allertate le forze dell’ordine, per l’uomo, un 33enne peruviano, sono scattate le misure cautelari del divieto di dimora nel Comune di Roma. L’autore del tentato furto, fermato dai carabinieri della Stazione Macao, ha alcuni precedenti penali.
Nella zona del Centro storico della Capitale sono diversi gli episodi di taccheggio perpetrati ai danni delle attività commerciali, ne sono testimonianza le numerose denunce a piede libero per furti e gli arresti operati dai carabinieri e dalla polizia di Stato.

Foto Polizia di Stato dal sito parmapress24.it