Arteterapia, … ne vale sempre la pena …
Nel pomeriggio dello scorso 13 Marzo, nella sala Giulio Cesare del Municipio romano, si è tenuto un incontro sul tema dell’Arte come terapia dove sono intervenuti l’On. Flavia De Gregorio, il Pediatra Oncoematologo Dott. Momcilo Jankovic, e tre artisti con le loro opere e storie: il giovane Cav. Michael Lemma, il pittore Leonardo Sbaraglia e lo scultore del legno Donato D’Angelo.
La De Gregorio, Presidente del Gruppo Capitolino Lista civica Calenda Sindaco, inizia l’evento spiegando come l’arte, nelle sue diverse forme, può aiutare tutti ed in particolare chi, nei momenti più difficili della vita, ha bisogno di lenire le proprie problematiche con qualcosa che li distrae dai disagi che li accompagna nel cammino.
Presenta i quattro ospiti al Campidoglio lasciando poi la parola al Cav. Michael Lemma che continua la serata come moderatore dei dibattiti.
Michael Lemma
Lemma è un giovane artista riconosciuto sia in Italia che all’Estero per la sua originalità.
Dopo aver incontrato le tre più alte cariche dello Stato Italiano: il Presidente della Repubblica Italiana, il Presidente del Senato e il Presidente della Camera, ai quali ha donato delle sue opere, Lemma a Luglio 2022 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana per volere del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, dal Ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini.
Il giovane ventiseienne, dai suoi primi sei mesi di vita, cura una pesante patologia, e quindi sin da piccolo si appassiona all’arte come progetto per migliorare la sua qualità di vita e moderare i fastidi che tutt’ora lo accompagnano.
Si è diplomato in architettura e ambiente ad un liceo artistico della capitale e dedica il suo lavoro a realizzare opere religiose, diverse le ha donate nei palazzi più importanti di Roma.
Michael Lemma, dopo aver raccontato le sue avventure ed aver spiegato come l’arte lo ha fatto andare sempre più avanti nella vita, nel lavoro e in amore, passa la parola al Dott. Jankovic, pediatra ed ematologo, nonché responsabile del Day Hospital del reparto di Ematologia Pediatrica dell’ospedale San Gerardo di Monza dal 1982 al 2016.
Dottor Momcilo Jankovic
Oggi è in pensione, ma continua ad esercitare con passione la sua professione presso la stessa struttura, dove si occupa di tutte le patologie pediatriche, ma in particolar modo delle malattie del sangue che oggi possono guarire nell’85% dei casi. Ha scritto libri e poesie, spesso prese dai bimbi che ha seguito e che nella loro sensibile emotività hanno veramente creato arte, arte da raccontare. Ha infatti letto qualche pagina del suo libro “Ne vale sempre la pena. Il Dottor Sorriso, i suoi pazienti e il vero valore della vita”. Il testo è una galleria di storie, volti e racconti di tanto, tanto coraggio d’amore infinito, ma anche di tanta sofferenza. Sono storie di piccoli guerrieri che hanno vinto dure battaglie, o magari non sono arrivati al traguardo sperato ma sempre pazienti del Dottor Momcilo Jankovic, conosciuto anche come “Il Dottor sorriso”.
Leonardo Sbagaglia
Subito dopo Michael Lemma presenta il pittore Leonardo Sbaraglia che prende parola e spiega come si avvicina alla pittura negli anni 70, seguendo inizialmente un filone surrealista, che ama tutta l’arte ma tra i suoi “amori” inserisce anche i Murales.
Per molti anni in seguito si è spinto ad ampliare le proprie conoscenze tecniche, frequentando gallerie e studi d’arte. Si è dedicato oltre che alla pittura e al disegno, anche alla ceramica sperimentando lavori del tutto personali. Ha partecipato a mostre e rassegne d’arte in Italia e all’estero.
Dal 1995 è impegnato socialmente nell’Associazione Culturale “Una strada per l’arte”, di cui fa parte come fondatore, per la diffusione di questa professione e delle proprie opere a tutti coloro che amano il “bello” nelle sue diverse espressioni.
Donato D’Angelo
Segue poi l’intervento di Donato D’Angelo, “l’artista del Legno”, scultore, proveniente dal Cilento in provincia di Salerno.
È un artefice equilibrato, armonico, misurato, con una capacità creativa che ha del sorprendente; noi come redazione abbiamo già avuto contatti con questo maestro per diversi eventi culturali.
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È un professionista del legno, vive nella capitale e svolge l’attività di artigianato fin da ragazzino. Scolpire e intagliare il legno è la sua passione che lo ha portato ad avere successo e soddisfazione nel campo artistico, culturale e amatoriale.
Nel 2006 va in pensione e quindi le sue opere si moltiplicano. L’arte di saper lavorare il legno è talento di pochi. È una persona che sente importanti i valori come l’amicizia, il rispetto, la condivisione, e quindi sente forte nella sua vita il trasmettere emozioni al prossimo attraverso il suo talento artistico, come il tema di questo incontro.
L’arte come terapia ha a che fare con il disagio emotivo e si trasforma in progetti per migliorare la qualità di vita delle persone malate con un’alleanza terapeutica che trasforma in serenità la creatività, sostanze che stimolano la guarigione come anche il gioco e le risate, ad esempio la Clownterapia.
In fine per questo evento nell’aula Giulio Cesare sono state esposte al pubblico tre opere, una per ogni artista: Michael Lemma, Leonardo Sbaraglia e Donato D’Angelo.
Sulla locandina dell’evento ci ha attirato la trascrizione di qualche frase del poeta e pittore libanese del fine ‘800 e primi del ‘900, Khalil Gibran:
“Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici”.
Espressioni tutt’ora valide! Chi nella vita ha veramente “vissuto” può condividerle. Il “cancro” oggi è una parola, una brutta parola, non più una sentenza senza speranza.