E’ proprio dal governatore della Regione Lazio che arriva la denuncia della situazione in cui si trova l’edilizia popolare laziale. Francesco Rocca in una intervista al Corriere della Sera parla di affitti irrisori e di inquilini che godono della casa popolare malgrado dichiarino redditi di 80/100 mila euro.
Politiche abitative da rivedere
Secondo Francesco Rocca, il presidente del Lazio, sono necessarie nuove politiche abitative. “La mia idea è superare Corviale e le torri di Tor Bella Monaca: costruire e abbattere per un’edilizia che sia a misura d’uomo”, dice Rocca, spiegando che “negli immobili Ater c’è troppa trascuratezza”. Poi afferma che sono centinaia gli inquilini con reddito di 80/100 mila euro. Un requisito che da solo dovrebbe invalidare qualsiasi diritto di fruizione di una casa popolare, e se questa notizia è data proprio da Rocca è evidente che sia vera, quindi si deduce che a monte non esistano controlli su chi occupa gli immobili.
Il presidente poi racconta anche del canone di affitto che sarebbe rimasto a 7 euro (mentre in altre regioni è di 50 euro), e “senza adeguamenti mancano le risorse per la manutenzione” dice Rocca.
Gli alloggi per gli studenti
Il Governatore del Lazio ha inoltre annunciato che sono allo studio le misure per dare sostegno ai giovani. “Con lo scivolamento verso la povertà del ceto medio, andrebbero riviste le fasce di reddito per aiutare chi ha bisogno”, ha concluso.
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