Per i “maschietti” di tutto il mondo la pratica, non certo edificante e civile, di fare pipì contro un albero o seminascosti dagli anfratti dei muri è conclamata e perfino tollerata. Naturalmente ci sono dei luoghi deve questo atto non può essere ignorato perché ci si espone allo sguardo della gente e si offende il pudore pubblico. Poco o per niente ci sconvolge se passando con l’auto in una strada statale in un tratto di aperta campagna, scorgiamo qualcuno che ricorre a questa “emergenza”. Cosa diversa se questo “rimedio” viene espletato in un parcheggio.
Mi scappa la pipì
E’ proprio in un parcheggio che è accaduta la vicenda di un bambino afroamericano, arrestato dalla polizia di Senatobia- Memphis in Mississippi e messo in cella per un’ora circa, perché stava facendo pipì in un luogo pubblico. Il piccolo stava facendo pipì dietro alla macchina della mamma…
Un provvedimento certo estremo delle forze dell’ordine, non tanto per “l’azione criminosa” ma per l’età del colpevole. Il ragazzino infatti ha solo 10 anni e per il suo “reato” non verrebbe certo di pensare ad un arresto. Almeno non a chi sia dotato di normali attività cerebrali o di un minimo di elasticità mentale.
La famiglia vuole denunciare gli agenti
“Avrebbero messo un bambino bianco in cella? Se fosse stato un bambino bianco non l’avrebbero neanche fermato”, ha dichiarato la mamma del piccolo Latoya Eason. La donna aveva lasciato il figlio macchina mentre si era recata a fare una commissione. La famiglia del piccolo in questo arresto “vede” un chiaro moto razzista e minaccia di fare causa per violazione dei diritti civili se il dipartimento di polizia di Sanatobia non provvederà al licenziamento degli agenti.
Il legale della famiglia
Carlos Moore, avvocato della famiglia del bambino ha commentato: “Hanno messo questo bambino in gabbia perché ha fatto pipì. Daremo alla polizia due settimane di tempo, trascorso questo periodo presenteremo una denuncia per violazione dei diritti umani e ci assicureremo che questa famiglia abbia giustizia”.
Foto: tastingtheworld.it