Nella giornata di ieri, in una nota Mauro Caliste presidente del Municipio V di Roma esprime il suo pensiero contrario riguardo la ridistribuzione degli utenti del SerD.
Di seguito la nota del minisindaco del Municipio Roma V:
“Siamo venuti a conoscenza della recente proposta di ridistribuzione degli utenti del Servizio di Emergenza e Recupero Dipendenze (SerD) Distretto 4 di via Teodorico presso il SerD di via Casilina a Tor Pignattara nella misura di circa 300 persone e di altrettante presso una struttura del Municipio VI. Desidero esprimere la mia più ferma contrarietà a tale decisione.
La nostra posizione è basata su considerazioni di estrema importanza relative al benessere e alla cura dei nostri concittadini. In primo luogo, riteniamo che questa ridistribuzione rappresenti un aggravio significativo dei servizi offerti alla nostra comunità. Inoltre, il considerevole aumento degli utenti comporterebbe inevitabilmente un sovraccarico per gli operatori della ASL di via Casilina, che dovrebbero far fronte a una nuova realtà senza avere il tempo necessario per una transizione graduale e per un ripensamento degli spazi già abbondantemente ridotti.
Questo potrebbe mettere a rischio la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti. Va notato che il SerD Casilino, è già gravato da una considerevole quantità di utenti. L’aggiunta di un flusso supplementare di persone affette da dipendenze potrebbe sovraccaricare ulteriormente questa zona, creando potenziali problemi di congestione, in un territorio complesso. Chiediamo, pertanto, alla ASL Roma 2 di riconsiderare questa decisione e di cercare alternative che possano garantire la continuità delle cure per i nostri concittadini e evitando ulteriore pressione sul SerD di via Casilina.
La nostra priorità deve essere quella di aiutare le persone che hanno difficoltà e garantire loro un accesso adeguato ai servizi di cura. Supportare persone affette da dipendenze, vuol dire anche garantirgli un ambiente di cura stabile e affidabile. L’allontanamento dal proprio ambiente potrebbe avere un impatto negativo sulla continuità delle cure e sulla salute dei pazienti che necessitano di prossimità. Restiamo aperti al dialogo, certi che la Regione Lazio e la ASL RM 2 tengano conto delle nostre preoccupazioni nel prendere decisioni che influenzeranno la vita e la salute sia delle persone già seguite da via Casilina sia per quelle che vengono spostati dal proprio territorio”.