Le proteste degli attivisti per il clima sfociano spesso in azioni opinabili, l’ultima “bravata” messa in atto per attirare l’attenzione sulla crisi climatica ha interessato la National Gallery di Londra. Due giovani del movimento Just Stop Oil hanno preso a martellate la teca che racchiude il celebre dipinto di Diego Velazquez, del 1651 la Venere Rokeby.
L’azione dimostrativa
Dalla ricostruzione del museo, i due ragazzi hanno tentato di spaccare la teca usando due martelletti di quelli che si usano nelle emergenze per rompere il vetro.
Gli attivisti dopo aver compiuto la loro dimostrazione, hanno poggiato a terra i martelletti ed hanno spiegato la loro protesta. “Le donne non hanno ottenuto il diritto di voto tramite il voto: è il tempo delle azioni, non delle parole. È ora di farla finita con il petrolio”.
La scelta del parallelismo con le lotte femministe ha un nesso preciso col quadro, e lo spiega la stessa associazione sui propri canali. Nel 1914 ad “attaccare” il quadro fu l’attivista per i diritti delle donne, Mary Richardson.
Attivisti arrestati e tela rimossa
Gli attivisti autori dello spettacolo fuori programma sono stati arrestati all’interno del museo dalla polizia che intanto era stata chiamata dai custodi. Il quadro, il cui valore è stimato in circa 90 milioni di euro, è invece stato rimosso dalla teca danneggiata e consegnato agli specialisti. Sarà adesso sottoposto all’esame e i tecnici specialisti della conservazione verificheranno che la tela non abbia riportato danni.
Proteste estreme non sempre apprezzabili
Le azioni dimostrative per sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni della risi climatica sono sempre importanti. Ma occorre fare un distinguo sul modo in cui queste vanno a coinvolgere elementi di patrimonio mondiale. Non sono mai giustificabili attacchi tesi al danneggiamento di opere o di materiale di particolare valore culturale. Anche se il fine può essere valido, non lo è altrettanto il modo. Oltrepassare il limite non produce mai l’effetto voluto, anzi ne svilisce il contenuto, poiché evoca sdegno nell’opinione pubblica. Meditate attivisti, meditate!
Foto e video tratti da open.online