Il presidente russo Vladimir Putin, per il suo discorso di fine anno ha scelto una linea più “asciutta”, senza muovere accuse all’occidente e senza mai citare l’Ucraina.
Un richiamo allo spirito nazionalista
Fa il punto del 2023 il presidente della Federazione russa e si rivolge ai cittadini parlando loro con forte spirito nazionalista. “Abbiamo dimostrato in più occasioni che siamo capaci di risolvere i compiti più difficili e mai arretreremo, perché nessuna forza può dividerci”. Il passaggio di Putin fa chiaramente riferimento all’Ucraina ma senza mai citarla.
Poi il leader si è rivolto a “coloro che sono in servizio, in prima linea nella lotta per la verità e la giustizia”. A Loro ha detto che sono gli eroi e che tutti ammirano con orgoglio il loro coraggio. Un messaggio di esortazione ed esaltazione rivolta a chi è impegnato nella guerra, ma anche in questo caso non c’è stato alcun riferimento diretto all’invasione in Ucraina, né all’esercito impegnato nel conflitto.
Il discorso di Putin è stato ascoltato prima degli altri da i cittadini residenti di Kamchatka e Chukotka, nell’estremo oriente della Russia. Per loro infatti il 2024 è arrivato prima. La differenza di fuso orario con Mosca è di 9 ore più avanti.
Un messaggio breve
Il presidente Putin ha scelto di fare un discorso più conciso rispetto a quello dello scorso anno che durò circa 9 minuti. Il messaggio scorso in occasione della fine dell’anno, fu pronunciato da un Vladimir Putin attorniato da personale in divisa impegnato nella “operazione militare speciale in Ucraina”. In quell’occasione le parole del leader russo furono di accusa senza mezzi termini all’Occidente. Colpevole secondo Putin di “utilizzare l’Ucraina per indebolire e dividere la Russia e di mentire sulla pace mentre si preparava all’aggressione, per poi ammetterlo in seguito”.
Foto: cnbc.com