Evitata in extremis l’ennesima morte in carcere

La morte per suicidio di un detenuto in carcere è stata evitata grazie all’intervento tempestivo degli agenti di polizia penitenziaria. L’uomo aveva al collo un lenzuolo col quale stava impiccandosi nel bagno della cella.

Carcere di Civitavecchia, un Comune nella città metropolitana di Roma, sono le 00,10 circa e l’agente che sta facendo il giro di controllo di notte non vede un detenuto. L’uomo si era chiuso in bagno e il poliziotto ha provato a chiamarlo, ma non ricevendo risposta ha immediatamente allertato i colleghi. Gli agenti sono entrati in cella ed hanno trovato l’uomo che stava tentando di suicidarsi impiccandosi con al collo un lenzuolo tagliato. Il detenuto era quasi morto e solo per l’intervento degli operatori di polizia carceraria è sopravvissuto. L’uomo, un tunisino, è stato affidato alle cure mediche dell’infermeria e sorvegliato a vista.

La notizia è stata resa nota da Maurizio Somma, segretario per il Lazio del sindacato autonomo di polizia penitenziaria. Somma ha espresso apprezzamento per l’intervento degli agenti che hanno evitato l’ennesimo dramma in carcere. Ma ha anche ribadito la carenza di personale, specialmente di notte. Oltre a quella di operatori sanitari, psicologi e psichiatri. Il segretario sindacale insiste sulla necessità di concorsi regionali e assunzioni di personale nelle carceri laziali.

Foto generica tratta da: torinoggi.it