Forze dell’Ordine: Aumento Stipendi, ma Vigilanza Privata Resta Indietro

Foto di repertorio Roma manifestazione sul mancato rinnovo del CNL del 28 gennaio 2021

Il Governo Meloni ha annunciato un aumento degli stipendi del 5,78% per le forze dell’ordine ed i militari, che si tradurrà in circa 196 euro in più al mese. Questo incremento, che nel 2026 arriverà al 6% della retribuzione, è un segnale di forte attenzione verso il personale impegnato a garantire la sicurezza dei cittadini e dello Stato. Tuttavia, questo intervento mette in evidenza un contrasto crescente nel comparto della sicurezza: mentre le forze dell’ordine ricevono un meritato riconoscimento economico, il settore della vigilanza privata, rappresentato dalle Guardie particolari Giurate  (di seguito G.p.G.), continua a essere trascurato.

Un Settore Dimenticato

Di questo Disegno di Legge ne abbiamo parlato con Enzo Blasi, responsabile del Dipartimento Sicurezza e Legalità (Fd’I) della Regione Lazio con delega alle Guardie Giurate, il quale, ha espresso preoccupazione per la disparità di trattamento e dichiara:

Questo aumento che il governo Meloni riconosce al comparto della sicurezza, per il lavoro che svolgono le forze dell’ordine, è sicuramente ed indiscutibilmente giusto, ma lascia indubbiamente sempre più indietro un’altra parte del comparto della sicurezza, e non di minore importanza, come quello della vigilanza privata, G.p.G.”

Discussioni in Corso e Manifestazioni

Mercoledì 10 luglio, il Senato ha discusso un disegno di legge per la riforma delle guardie giurate particolari. Il giorno seguente, una manifestazione promossa dal sindacato si è svolta al Ministero per superare i freni giuridici che impediscono un collocamento preciso e un ruolo ben definito per queste figure professionali.

Blasi, che segue il settore da circa trent’anni, sottolinea quanto è importante e fondamentale un ampio coinvolgimento politico per affrontare le problematiche del settore in quanto il percorso è lungo e tortuoso.

In foto Enzo Blasi responsabile del Dipartimento Sicurezza e Legalità di Fd’I

Proposte e Ostacoli

Il sindacato ha sottolineato la necessità di una chiara volontà politica per avanzare nella riforma del settore. “Proposte ce ne sono e anche da anni, ma se non c’è una volontà chiara da parte della politica e una dichiarazione esplicita da parte del parlamento, non si va da nessuna parte,” ha dichiarato Blasi e continua, “la storia del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) della categoria, che ha richiesto otto anni per essere finalizzato, è un esempio della lentezza e delle difficoltà che affliggono il settore.”

La Necessità di un Impegno Concreto

Enzo Blasi delegato alle G.p.G. Regione Lazio, ha chiesto ai dirigenti di Fratelli d’Italia, che gli si mettano a disposizione gli strumenti necessari per essere più incisivo ed avviare un confronto costruttivo:: “Occorre costruire un tandem tra politica, sindacato e giornalismo, per dare voce alla categoria. Oltre alla delega, ho chiesto a più riprese anche ai dirigenti del partito (Fd’I), di avere gli strumenti necessari, convocando le parti per un confronto, aprire un tavolo di studio, per mettere a fuoco una riforma che tuteli innanzitutto i lavoratori, salvaguardi le aziende, garantendo una sicurezza a 360%.”

Blasi chiude la nostra chiacchierata con questa riflessione:

“Mentre il Governo Meloni dimostra un significativo impegno verso le forze dell’ordine con un aumento degli stipendi, il settore della vigilanza privata continua a lottare per ottenere il riconoscimento e le riforme necessarie. È essenziale che tutte le forze politiche, insieme ai sindacati ed ai media, collaborino per garantire una sicurezza integrata e una protezione adeguata per tutti i lavoratori del comparto della sicurezza, incluse le G.p.G. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile superare le attuali disparità e costruire un sistema di sicurezza più equo e efficace. In particolare è importante che ogni sigla sindacale proponga e dia indicazioni senza entrare in collisione ma che aiuti ad ampliare la discussione e favorire gli oltre centomila lavoratori distribuiti su tutto il territorio nazionale. Dietro ad ogni G.p.G. ci sono mogli, figli e nipoti.

* Foto articolo e di copertina pubblicate su gentile concessione di Enzo Blasi