Muore in una battuta di caccia colpito da un proiettile del fucile del padre

Un giovane di 27 anni ha perso la vita nel corso di una battuta di caccia col padre, un proiettile partito dal fucile dell’uomo ha centrato alla testa il figlio.

Un filosofia di vita

La caccia, si dice sia un antico retaggio dell’uomo e gli appassionati sono tanti. Organizzano vere e proprie spedizioni in territori anche distanti o addirittura all’estero, si muniscono di sofisticati fucili e si attrezzano di tutto punto per cacciare la preda di turno. Più che uno sport è una filosofia di vita (per fortuna non condivisa da molti) ma non spetta a nessuno dare giudizi su un’attività riconosciuta e lecita. Inoltre, genera economia e tasse per il governo e questa è già una buona ragione per perpetrarne la continuità.

Tanti incidenti, troppi!

Inutile sottolineare il sentimento avverso degli animalisti, che provano da sempre a fermare questo “sport” praticato da molti appassionati. Le regole della caccia sono severe e obbligano il cacciatore alla conoscenza della materia e all’uso dell’arma. Le precauzioni non bastano mai, ne sono testimoni i vari incidenti capitati nel corso di battute di caccia. Si va dall’uccisione dei cani di supporto ai cacciatori, ai ferimenti anche gravi dei colleghi cacciatori. Talvolta poi accade la tragedia e l’incidente diventa fatale per il malcapitato. Gli incidenti di diversa gravità sono moltissimi e non fanno nemmeno più notizia, salvo che nei casi dove qualcuno perde la vita.

L’ultimo dramma

Nella mattina di ieri, sabato 28 settembre, nella frazione di Serro, nel comune di San Pier Niceto, in provincia di Messina, un 27enne ha perso la vita, proprio per uno di questi terribili incidenti. Un proiettile esploso dal fucile del padre lo ha centrato alla testa provocandone probabilmente la morte sul colpo. Lo sparo sarebbe stato naturalmente accidentale e il ragazzo si è trovato sulla traiettoria, una disgraziata fatalità che ha generato un dramma.

La procura ha aperto un’indagine

Padre e figlio erano nel bosco, appunto per una battuta di caccia e in base a quanto è emerso, l’uomo era un cacciatore esperto e aveva trasmesso al figlio la stessa passione. L’esatta dinamica dell’accaduto non sarebbe comunque ancora chiara e sul caso la procura di Pozzo di Gotto ha aperto un fascicolo di indagine. Anche se nulla lascerebbe ipotizzare che non si sia trattato dell’ennesimo incidente di caccia.

Foto MeteoWeb