Il sostegno all’Ukraina
Il Parlamento Europeo ha approvato la risoluzione sul sostegno a Kiev, con l’ok all’utilizzo di missili a lungo raggio per colpire obiettivi in territorio russo.
Forze politiche spaccate
Una decisione che di fatto ha diviso le forze politiche italiane. La risoluzione è sostenuta da Fratelli d’Italia, Forza Italia, una parte del Pd e dal verde Ignazio Marino. Marco Tarquinio e Cecilia Strada, indipendenti Pd, come annunciato si sono astenuti, così come un altro gruppo di colleghi. Contrari i rappresentanti di Lega, Movimento 5 Stelle e Sinistra.
Rafforzare gli aiuti militari
La discussione si è incentrata prevalentemente sul paragrafo 13: “l’invito alla Ue e ai suoi Stati membri di rafforzare ulteriormente il sostegno militare all’Ukraina. Un sostegno che prevede la fornitura di aerei, missili a lungo raggio, tra cui missili Taurus e moderni sistemi di difesa aerea, tra cui i Patriots e i Samp/T”.
Off limits sul territorio russo?
Su questo punto tuttavia ci sono delle contraddizioni. Per esempio, la Germania, su decisione del cancelliere Scholz, ha sempre negato i Taurus a Kiev, allo scopo di evitare che potessero essere utilizzati dall’Ucraina per colpire il territorio russo. Questo punto, almeno in teoria, sarebbe condiviso anche dal nostro Paese, come ribadito dal ministro Tajani. Il vicepremier, nonché ministro degli Esteri ha infatti affermato: “l’Italia ha sempre detto di usare le nostre armi solo sul territorio ucraino, non in Russia, perché non siamo in guerra con la Russia”.
Comunque la si voglia vedere, dovremo attenderci una reazione da Mosca.
Foto del ministro Tajani tratta dal web