Il mare ha scatenato la sua ira su Ostia. Onde alte come muri avanzano implacabili, divorando la costa senza pietà. La furia dell’acqua ha abbattuto gli stabilimenti balneari storici, riducendoli a cumuli di macerie. Il Kursaal e lo Shilling non esistono più, spazzati via come castelli di sabbia. Lo Sporting Beach, l’Hibiscus, la Pinetina: tutti gravemente danneggiati, feriti a morte dalla violenza delle onde.
E mentre il mare reclama il suo tributo, avanzando fino a lambire la celebre fontana dello Zodiaco, c’è chi si chiede con sgomento: “E il Municipio cosa fa? Costruisce una pista ciclabile”.
Il mare avanza, la ciclabile resta. Lo sconcerto dei cittadini
Uno scenario di devastazione si staglia davanti agli occhi attoniti dei residenti. L’acqua ha raggiunto la Rotonda, luogo simbolo del lungomare di Ostia, che ora mostra crepe profonde, segni inequivocabili di una lenta ma inesorabile condanna. Se nessuno interverrà, crollerà nelle profondità delle acque.
E mentre il mare si prende tutto, la città resta inerte. “Ma siete seri? La ciclabile?”, scrive un cittadino sui social. Il litorale sta scomparendo, la fontana dello Zodiaco è chiusa, il terreno si sgretola sotto la furia delle mareggiate… eppure, ciò che preoccupa il Municipio è tracciare una nuova pista per le biciclette.
Ostia muore, e nessuno interviene
L’erosione costiera non è più un problema: è un disastro annunciato. Il mare avanza senza ostacoli, portandosi via metri di spiaggia, pezzi di storia, simboli di una città che sembra destinata a soccombere. Il litorale di Roma sta crollando, e con esso la sua identità. Senza interventi urgenti, senza barriere contro la furia dell’oceano, Ostia rischia di diventare un ricordo, un nome su una mappa che presto non avrà più una spiaggia da indicare.
Il silenzio della Regione
La Regione Lazio, competente per la difesa delle coste, tace su possibili interventi. Tutto sembra limitato alla volontà di gettare a riva un quantitativo di sabbia. Le indicazioni sembrerebbero indicare marzo come data di inizio dei lavori. Resta da sperare che per quel giorno il mare non abbia già compromesso la Rotonda.
Foto tratta da video Youtube