Coronavirus, quello che c’è da sapere su orari bar, ristoranti e supermercati a Roma

Facciamo una panoramica su quello che sta succedendo a Roma con il Coronavirus, come riporta romatoday questo l’elenco delle attività aperte tratte dall’allegato al nuovo decreto firmato dal premier Conte, ecco le attività che potranno restare aperte.

Ipermercati
Supermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio. telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici

Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di pompe funebri e attività connesse

Supermecati chiusi alle 19, la domenica alle 15
Nella giornata del 17 marzo è stata emanata dalla Regione Lazio l’ordinanza che regolamenta gli orari di apertura degli esercizi commerciali, stabilendo orari limite per le aperture e le chiusure serali e della domenica. Obbligo per i gestori di contingentare gli accessi della clientela, garantire gli spazi interpersonali e sanificare i luoghi di lavoro. No a lunghi spostamenti per andare a fare acquisti.

L’ordinanza è rivolta a tutti gli esercizi la cui apertura è attualmente autorizzata (ossia quelli elencati nell’allegato 1, del DPCM dell’11 marzo 2020), fatte salve le farmacie e parafarmacie sui cui orari non interviene, e invita anche espressamente i cittadini a effettuare spostamenti motivati dall’acquisto di generi di prima necessità più brevi possibile; no, quindi, a lunghi spostamenti per recarsi a fare spese in esercizi commerciali lontani da casa o dal posto di lavoro.

Questi i nuovi orari di apertura al pubblico previsti dal provvedimento

– dal lunedì al sabato: apertura alle ore 8.30 e chiusura obbligatoria di tutti gli esercizi commerciali entro le ore 19.00;

– la domenica: chiusura obbligatoria di tutti gli esercizi commerciali entro le ore 15.00.

Il provvedimento ribadisce, inoltre, che i gestori delle attività commerciali aperte devono garantire l’accesso agli esercizi con modalità contingentate e che comunque permettano di evitare assembramenti, in modo che sia garantita la distanza interpersonale di almeno un metro pena, come sanzione, la sospensione dell’attività in caso di violazione. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, gli esercizi dovranno essere chiusi. I gestori dovranno inoltre “garantire e incentivare le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, adottando protocolli interni di sicurezza e ricorrendo a qualsiasi dispositivo utile a limitare le forme di contagio”.

Obbligo mascherine per chi somministra cibo e bevande
Chi somministra cibi e bevande a Roma e nel Lazio è obbligato ad usare guanti e mascherine. E’ quanto si legge nella nuova ordinanza della Regione che inasprisce i provvedimenti presi già lo scorso 8 marzo in merito all’emergenza coronavirus.

Lo comunicano in una nota congiunta l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato ed il vicepresidente Daniele Leodori.

Nel punto 5 dell’ordinanza con la quale vengono disposte ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica COVID-19, che così si eprime: “Gli esercizi che svolgono attività di somministrazione di alimenti e bevande e tutti i soggetti che trasformano, producono, tengono in deposito o comunque manipolano per poi vendere o somministrare prodotti alimentari, in relazione all’attività svolta, sono tenuti all’utilizzo obbligatorio di mascherine e guanti”.

Nel Lazio, “quarantena” e sorveglianza sanitaria per chi arriva da ex zone rosse
Rimane la “Quarantena” e sorveglianza sanitaria per chi arriva dalla Lombardia e dalle province delle ex “zone rosse” nella regione Lazio secondo quanto stabilito dalla medesima ordinanza regionale.

Il provvedimento della Pisana ha imposto a tutte le persone che nei quattordici giorni antecedenti alla data di pubblicazione del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 hanno fatto ingresso, stanno facendo o faranno ingresso nella Regione Lazio dalle ‘zone rosse’ (ora ex perché esiste un’unica zona di sicurezza coincidente con tutto il territorio italiano), di comunicare tale circostanza al numero verde 800.118.800 che si coordina con il dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente in raccordo con il medico di medicina generale (MMG) o il pediatra di libera scelta (PLS).

Rimborso per i passeggeri di Trenitalia

A Roma chiusi gli sportelli comunali
Da mercoledì 11 marzo, nel Comune di Roma, vengono erogati agli sportelli i soli servizi “incomprimibili” come denunce di nascita e morte, carte d’identità elettroniche, pubblicazioni di matrimonio, permessi di soggiorno. Ogni altro servizio anagrafico e di stato civile è disponibile esclusivamente online.

Gli accessi sono contingentati in modo da mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra chi attende in fila e tra pubblico e operatori. Confermata, peraltro, “la sospensione di tutti gli incontri, convegni ed eventi di qualsiasi natura” all’interno delle sedi comunali, “tranne in casi non differibili ed espressamente autorizzati, nei quali bisognerà comunque garantire il rispetto della distanza di un metro tra le persone”.

Sul bus e in metro con le mascherine
Scuole chiuse fino al 3 aprile e plessi sanificati
Con la chiusura delle scuole fino al 3 aprile, è partita la sanificazione di edifici, mense, arredi, scuolabus. L’Amministrazione Capitolina aveva anche deciso, vista la sospensione dell’attività didattica, di convertire le ore di assistenza scolastica erogata dagli Operatori Educativi per l’Autonomia e la Comunicazione (OEPAC) in interventi a domicilio. Considerate le prescrizioni del Decreto della Presidenza del Consiglio dell’8 marzo, questa misura è stata sospesa e sono allo studio nuove modalità.

Chiusi i centri anziani
E’ stata anche predisposta la chiusura temporanea di tutti i Centri Anziani sul territorio di Roma Capitale, per consentire interventi capillari di sanificazione; dato che, come sottolinea il Decreto governativo, le persone più anziane sono una delle fasce di popolazione a maggior rischio e con maggior bisogno di tutela.

L’Amministrazione Capitolina ha incaricato tutti i Municipi capitolini di comunicare l’ordinanza a ciascun coordinatore municipale e a tutti i presidenti dei Centri Sociali Anziani presenti sul territorio.

Coronavirus: le attività culturali a Roma sono sospese
Il Campidoglio ha adottato misure anche per contingentare gli ingressi nei musei civici, nelle biblioteche, nelle case della cultura. In base alle decisioni del Governo Roma Capitale ne ha ora stabilito la chiusura.

“In attuazione del DPCM dell’8 marzo 2020 tutti i musei, i teatri e tutti i luoghi e gli istituti della cultura, come gli spettacoli, sono sospesi su tutto il territorio nazionale e dunque anche a Roma. Oltre a tutti i teatri e cinema, tra gli altri ricordiamo che rimarranno perciò chiusi anche il sistema dei Musei civici, il Palazzo delle Esposizioni e anche la Casa del Cinema come le Biblioteche”.

Gli sportelli aperti al pubblico: i servizi
Da mercoledì 11 marzo vengono erogati agli sportelli i soli servizi “incomprimibili” come denunce di nascita e morte, carte d’identità elettroniche, pubblicazioni di matrimonio, permessi di soggiorno (ULTIM’ORA: l’Ufficio Denunce di Morte del Dipartimento Servizi Delegati, ubicato in via del Verano 80, dal 12 marzo viene trasferito in via Petroselli 50. Invariati gli orari di apertura al pubblico).

Ogni altro servizio anagrafico e di stato civile è disponibile esclusivamente online. Gli accessi sono contingentati in modo da mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra chi attende in fila e tra pubblico e operatori. Vedi il comunicato ufficiale. Gli uffici degli altri settori sospendono temporaneamente il ricevimento del pubblico (vedi ad esempio il Dipartimento Ambiente). Confermata, peraltro, “la sospensione di tutti gli incontri, convegni ed eventi di qualsiasi natura” all’interno delle sedi comunali, “tranne in casi non differibili ed espressamente autorizzati, nei quali bisognerà comunque garantire il rispetto della distanza di un metro tra le persone”.

Il numero 060606
Il contact center di Roma Capitale resta aperto come sempre 24 ore su 24. La direzione dello 060606 lancia nel contempo una comunicazione agli utenti, sottolineando che il servizio non è “in possesso di informazioni aggiuntive” in tema di Coronavirus e non è “abilitato a fornire interpretazioni delle disposizioni governative in vigore”. L’invito è dunque a non saturare le linee per avere notizie già fornite dalle fonti a ciò preposte, in primis la pagina dedicata del Ministero della Salute .

Il coronavirus cambia la viabilità a Roma
Fino al 3 aprile 2020 i varchi della Zona a traffico limitato del Centro storico, del Tridente e di Trastevere saranno disattivati. Tale misura è stata decisa da Roma Capitale per agevolare gli spostamenti in città di chi deve garantire la propria presenza al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali.

Le auto potranno quindi circolare senza limiti di orario nelle Ztl del Centro storico, del Tridente e di Trastevere, fatta eccezione per gli orari notturni di chiusura previsti nel fine settimana, che restano invariati (venerdì e sabato dalle 23 alle 3).

Stop a tutti i concorsi pubblici
Ricordiamo che sono stati stoppati anche tutti i concorsi pubblici programmati a Roma, prima con un’ordinanza della sindaca Raggi poi con i vari decreti governativi che si sono susseguiti nell’ultima settimana. Lo stop vale anche per le manifestazioni pubbliche di ogni genere, eventi, attività culturali.

Rinviati eventi a Roma
Cancellati nei giorni scorsi tanti eventi in programma nella Capitale. “Si vive una volta sola”, il nuovo film di Carlo Verdone – presentato a Roma lo scorso 14 febbraio – doveva arrivare nelle sale questo mercoledì, 26 febbraio ma l’uscita è stata rinviata.

I Pinguini Tattici Nucleari, gruppo rivelazione a Sanremo, ha comunicato il rinvio della data romana e così il concerto sarà spostato.

Rinviata anche Quattrozampeinfiera a Roma: “Pur non essendoci ad oggi, alcuna indicazione di eventuali restrizioni da parte delle autorità locali – Roma e Lazio – riteniamo, che sia necessario agire per poter organizzare la manifestazione in un clima più sereno e riteniamo quindi opportuno rinviare la fiera al 9 e 10 maggio 2020”, dicono gli organizzaroti.

Atac: sanificati tram, metro e bus
Le organizzatrici della Casa internazionale delle donne, in una lettera alle oltre 80 case editrici, rendono noto di aver annullato la Terza Edizione della fiera Feminism 3: “Si tratta di una scelta alla quale ci sentiamo obbligate in ragione dei limiti imposti dall’emergenza. Desideriamo dunque farvi sapere che non intendiamo rinunciare alla realizzazione della Fiera, che ci proponiamo di rilanciare non appena i tempi ce lo consentano”.

Rinviata le maratone e l’E-prix dell’Eur
Sul fronte degli eventi, invece, dopo il tavolo in Prefettura il Campidoglio ha comunicato l’annullamento della Roma Ostia 2020, la maratona più partecipata d’Italia, e anche quella cittadina in programma per il 29 marzo.

“Le valutazioni medico sanitarie provenienti dagli organismi competenti hanno spinto a valutare inopportuno lo svolgersi della mezzamaratona RomaOstia 2020, evento sportivo previsto per domenica 8 marzo. Sulla base di queste valutazioni, di concerto con le Istituzioni presenti al tavolo, così come previsto dall’ultima circolare del Ministero dell’Interno, sarà emanato un provvedimento del Campidoglio per l’annullamento della mezzamaratona RomaOstia 2020 di domenica 8 marzo” si legge in una nota.

Anche la Formula E è costretta a fermarsi per il coronavirus. L’E-prix dell’Eur, quello in programma il 4 aprile prossimo, è stato infatti rinviato.

Lo rende noto l’organizzazione che spiega: “In ragione dell’attuale emergenza sanitaria in Italia e coerentemente con i provvedimenti restrittivi contenuti nel decreto ministeriale per contrastare la diffusione del COVID-19 nel Paese – che hanno un impatto su quegli eventi sportivi con una grande partecipazione di pubblico – il Rome E-Prix non potrà essere disputato il prossimo 4 aprile”.

Coronavirus: il decalogo della Regione Lazio
Al fine di prevenire il contagio da Coronavirus la Regione Lazio ha diffuso un decalogo con 7 accorgimenti. Nel dettaglio si consiglia di mantenere una distanza di sicurezza dalle altre persone, “almeno un metro”, al fine di evitare un eventuale contagio. Lavarsi spesso le mani, limitando la presenza di monili “che ostacolano un corretto lavaggio, come anelli o bracciali”, non toccarsi naso, occhi e bocca con la mano. Coprire boccca e naso con il gomito per starnutire.

Evitare contatti ravvicinati con persone con sintomi respiratori. Ridurre la partecipazione ad eventi pubblici o affollatti, con la raccomandazione di non scambiare bicchieri, borracce eccetera. Evitare di prendere l’ascensore insieme ad altre persone. Infine, porre la massima attenzione alla pulizia ed all’igiene personale, in casa, nei posti di lavoro e nei luoghi che si frequentano.

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