Il Bonus baby sitter della somma di 600 euro è cumulabile e compatibile con il bonus asilo nido. A chiarirlo è stato direttamente l’INPS, attraverso il messaggio numero 1447 dell’1 aprile 2020. La chiusura dei servizi educativi e dell’infanzia, infatti, non è stata seguita da una sospensione generalizzata del pagamento delle rette del nido, con le famiglie che hanno dovuto comunque versare la mensilità dovuta, pur senza la frequenza effettiva dei figli. Un problema economico a cui l’INPS ha dato così risposta: pertanto, i voucher per il pagamento dei servizi di baby sitting saranno destinati anche a chi già usufruisce del bonus asilo nido. Il rimborso della retta del nido resta tuttavia subordinato all’effettivo versamento della stessa.
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Il Bonus baby sitter è stato introdotto dal Governo per far fronte alla situazione di emergenza, anche economica, dovuta alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, a cui ha fatto seguito tra le altre anche la chiusura di scuole e asili nido. Il bonus può essere richiesto dal 1 aprile 2020, in alternativa alla fruizione del congedo parentale straordinario: l’importo massimo riconosciuto ammonta a 600 euro, da utilizzare tramite il Libretto Famiglia INPS. L’importo dunque non è riconosciuto direttamente al beneficiario, ma viene erogato tramite il Libretto Famiglia, ed è spendibile per il pagamento della prestazione occasione del lavoratore che svolge assistenza ai figli fino a 12 anni di età.
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Tale sostegno economico, tuttavia, non contrasta con il bonus asilo nido, come confermato dall’INPS con il messaggio del 1 aprile 2020, in cui chiarisce la possibilità di richiesta del bonus di 600 euro anche per chi già usufruisce del rimborso delle rette del nido. Il requisito fondamentale di quest’ultimo resta il pagamento della retta in riferimento alle mensilità prenotate in domanda.
Nel messaggio INPS numero 1447 è inserita un’altra importante indicazione. Qualora il nido avesse sospeso il pagamento della retta per il periodo di chiusura, il genitore potrà modificare le mensilità del bonus indicate all’interno della domanda. La variazione dei mesi, richiesti originariamente, potrà essere effettuata attraverso l’apposita funzione disponibile all’interno del servizio telematico del bonus asilo nido.
Per modificare la domanda bisogna seguire tale percorso: bisognerà cliccare su variazioni domanda/invia richiesta, poi su “motivo richiesta variazione” e, infine, “sostituzione mensilità richieste”. Ricordiamo che il bonus asilo nido viene pagato dall’INPS solo in seguito all’invio dei documenti di spesa (fatture emesse dall’asilo nido o ricevute di pagamento) e dimostrare l’avvenuto pagamento della retta. Non è necessaria, invece, la documentazione che attesti l’effettiva frequenza del minore presso l’asilo nido in cui è iscritto.