Con un colpo di mano la popolare app di messaggistica di Whatsapp, ha dato comunicazione di sospendere l’inoltro dei messaggi virali ai contatti (che era già stato limitato a un massimo di 5 per volta), obbligando gli utenti a una condivisione singola per ogni contatto.
I messaggi virali sono contrassegnati da una doppia “freccia” che li contraddistingue da quelli inoltrati una sola volta, facendo intendere che sono stati inoltrati da qualcun altro formando una catena.
Secondo la dirigenza di Whatsapp molte notizie false circolano durante la pandemia di coronavirus e questo è un sistema efficace di limitarle, secondo il nostro parere invece, la censura è un’arma molto pericolosa, utilizzata durante le dittature o da quei paesi che vengono definiti “Stati Canaglia”.
Per distinguere le fake news, sarebbe sufficiente affidarsi al buon senso delle persone e laddove non basti, inserire un messaggio prima dell’apertura di qualsiasi contenuto condiviso, che spieghi come riconoscere una fake news.
Già sulla piattaforma di Facebook, molti utenti hanno lamentato la scomparsa di post, dirette, video che contestavano il governo sulla gestione dell’emergenza coronavirus.
Vogliamo auspicare che questo sia dovuto a banali errori tecnici e non a una volontà espressa del gestore del social network, poiché deve essere sacro ed inviolabile l’articolo 21 della nostra costituzione: Il dovere e il diritto di essere informati, esprimendo liberamente il proprio pensiero e la parola.
