Reddito di Cittadinanza o di Emergenza? Ecco quale conviene

Come già noto, anche perché annunciato già da settimane dal governo, il prossimo reddito di emergenza, ormai in arrivo con il decreto di aprile, verrà previsto per chi non riceve alcuna misura di sostegno da parte dello stato, reddito o pensione di cittadinanza compresi. Dal momento che tali misure di sostegno non sono tra loro cumulabili, viene da chiedersi: è meglio ricevere il reddito di cittadinanza o quello di emergenza?

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In questo difficile momento di emergenza sanitaria ed economica, lo Stato sta provando a farsi carico del maggior numero di persone, offrendo liquidità soprattutto a coloro che a causa delle norme introdotte per il contenimento del contagio hanno smesso di percepire un reddito.

Diversi lavoratori subordinati sono stati addirittura licenziati o i loro contratto non sono stati rinnovati, mentre lavoratori autonomi hanno dovuto chiudere temporaneamente la propria attività. A queste persone, il governo ha provato a indirizzarsi, prevedendo delle forme di sostegno per superare questo difficile momento, soprattutto se le famiglie non hanno già la possibilità di accedere al reddito o la pensione di cittadinanza.

In questo senso, il nuovo reddito di emergenza interesserà persino chi lavora in nero o chi è in stato di disoccupazione e ha smesso da poco di percepire la Naspi. Secondo le ultime indiscrezioni, però, pare che l’importo del reddito di emergenza sia ben più alto di quanto riconosciuto alle famiglie che percepiscono regolarmente il reddito di cittadinanza. E la domanda che ci si è posti è stata: non conviene rinunciare temporaneamente al reddito di cittadinanza, così da poter ottenere quello di emergenza?

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La risposta è semplice per chi al momento non beneficia né dell’uno né dell’altro strumento e non sa quale scegliere. Anche solo per una questione di velocità, il sostegno economico del reddito di emergenza sarebbe più immediato da riconoscere e pertanto sarebbe il migliore da ottenere. Va detto che tale reddito sarà riconosciuto solo per alcuni mesi, probabilmente fino al massimo giugno 2020.

Di conseguenza, si potrebbe beneficare inizialmente di questo sostegno e qualora la situazione economica personale non dovesse migliorare al termine dell’emergenza, si potrebbe fare domanda per il reddito di cittadinanza, più lungo nei tempi.

Per chi già riceve il reddito di cittadinanza, ma riceve un importo particolarmente basso, la situazione è più complicata. Secondo la Ministra del Lavoro Catalfo, il reddito di emergenza dovrebbe avere un importo variabile tra i 400 e i 600 euro, mentre il reddito di cittadinanza non ha un importo fisso, visto che dipende dal reddito della famiglia. Alcuni nuclei familiari hanno così sostegni economici ben più bassi di quelli potenzialmente ottenibili con il reddito di emergenza.

Rinunciare al reddito di cittadinanza per ottenere quello di emergenza, però, è molto sconsigliato. Il reddito di cittadinanza prevede molte più garanzie rispetto al futuro, visto che viene riconosciuto per 18 mesi e permette di prendere parte a due percorso che può prevedere anche l’inserimento nel mercato del lavoro. Cosa che non accade per il reddito di emergenza.