Fiuggi, scoperta la terza casa di riposo abusiva

A seguito  dei controlli sulle case di riposo di Fiuggi, dopo il clamoroso contagio di 18 persone al Hermitage,  sono state scoperte e chiuse due case abusive, la terza è stata segnalata oggi.

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Una tripletta per la task force della ASL, che aveva già individuato Villa Ebe e il Concorde come attività illecite, scovando stavolta una struttura abusiva all’interno di un albergo che pubblicizzata anche attività infermieristiche e mediche,  pur senza disporre di alcuna autorizzazione.

Uno Scacco Matto per l’illegalità consumata alle spalle di persone anziane e soprattutto alle casse del fisco, che potrebbe aver subito mancati introiti.

“Un fatto molto grave”, ha  commentato Alessio D’Amato assessore regionale alla sanità,  che ha trasmesso gli atti al sindaco Alioska Baccarini, chiedendogli di provvedere immediatamente ad emettere ordinanza di chiusura della struttura ed a procedere nei confronti dei rappresentanti legali indicati come “addetti pulizie”,  andranno Inoltre trasferiti i 20 ospiti in una struttura idonea.

Il blitz  è stato condotto dagli uomini del commissariato di Fiuggi, in collaborazione con i tecnici dell’ASL, che hanno provveduto ad accertare esistenza della casa di riposo all’interno dell’hotel e a classificarne l’abusività.

D’Amato ha anche criticato con una dichiarazione rilasciata a una testata locale,  l’operato della amministrazione fiuggina, chiedendosi “quali controlli siano stati posti in essere dall’Amministrazione comunale che è preposta per legge alla vigilanza?”

Fortunatamente fino adesso sembrerebbe che non siano emersi comunque episodi di maltrattamento verso gli anziani, altra tematica molto drammatica e comune all’interno delle case di riposo sul territorio nazionale.

Anche se forse potrebbe essere valutato come forma di maltrattamento Il fatto stesso che non avendo i requisiti, le case di riposo non avrebbero potuto ospitare anziani.

Una cosa è certa, che dopo questo virus saranno decine di migliaia le cause intentate dai parenti verso le case di riposo, specialmente laddove gli anziani siano deceduti per negligenza dei conduttori.

Una enorme macchina legale che si sta già mettendo in moto soprattutto nel nord Italia.