Nonostante alcune domande siano ancora in attesa di una risposta e dell’accredito dei soldi, l’INPS ha già erogato finora 3.4 milioni di Bonus 600 euro, per una spesa totale di circa 2 miliardi di euro. E, dati alla mano, la maggioranza dei pagamenti avrebbe riguardato i lavoratori autonomi e i dipendenti a tempo determinato dell’agricoltura. Molto minori, invece, i sussidi previsti per i lavoratori dello spettacolo, con una platea significativamente inferiore alle altre.
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Le statistiche sono state comunicate dall’INPS, che sta procedendo a realizzare uno studio congiunto con Bankitalia per analizzare i risultati dei primi versamenti. In questo momento, il Bonus ammonta a un totale di circa due miliardi di euro, pari a 3.4 milioni di sussidi, erogati tra il 14 e il 23 aprile 2020. Per la maggior parte si tratterebbe di lavoratori autonomi, pari al 70%, dipendenti a tempo determinato dell’agricoltura pari al 15.4% e, solo in misura minore, i lavoratori dello spettacolo, pari a meno dell’1%.
Insomma, il bonus ammonta a circa un terzo del reddito mensile netto per gli autonomi, circa metà per gli stagionali del turismo e ai due terzi per lavoratori temporanei nell’agricoltura, mentre non è stato possibile ottenere una stima relativamente alle Partite Iva.
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Altri dati rendono ancora più chiaro il quadro dei sussidi dell’INPS. Il Bonus è andato per due terzi a uomini, lavoratori autonomi con un’età media di 46 anni. Le donne sono però la metà delle Partite IVA/Co.co.co e dei lavoratori stagionali del turismo.
I beneficiari nati all’estero sono pari al 12.1% del numero complessivo sono relativamente più concentrati tra gli stagionali del turismo e i dipendenti agricoli, dove ammontano rispettivamente al 22,3% e al 29,3% dei percettori.
L’età media dei beneficiari è pari a 46 anni (45,6 per le donne, 46,3 per gli uomini), con il gruppo numeroso che corrisponde a quello dei 45-54enni (pari al 32,8%), mentre il meno numeroso è quello dei giovani con meno di 25 anni e gli anziani ultrasessantacinquenni (rispettivamente 3% e 2,2%).
I giovani sono relativamente più presenti tra gli addetti al turismo, i più anziani tra gli autonomi. La composizione per genere risulta simile tra i nati in Italia e i nati all’estero.
Per quanto riguarda le regioni che hanno ricevuto il maggior flusso di pagamenti, Lombardia, Puglia e Sicilia hanno ricevuto quasi un terzo dei sussidi, seguite da Emilia Romagna, Veneto e Campania.