Bonus 800 euro solo per redditi sotto 35.000 euro. Intanto Fitch declassa l’Italia

Nuovo bonus INPS

Ormai è notizia certa: il bonus INPS sarà incrementato da 600 ad 800€. Un’altra notizia recente riguarda la modifica dei beneficiari del bonus.

Con il nuovo decreto, infatti, solo chi, nel 2019, ha percepito un reddito inferiore a 35.000€ lordi potrà richiedere il sussidio mentre, fino ad ora, il bonus era stato incassato anche da chi ha dichiarato redditi molto alti.

Per quanto riguarda i sostegni economici alle famiglie, invece, il Governo pensa che il bonus baby sitter potrebbe essere utilizzato anche per i centri estivi, nel caso in cui ci fossero. L’assegno familiare, invece, al momento è ancora un’incognita.

 

Il pensiero di PD e M5S

Se da una parte il Movimento 5 Stelle preme per il Reddito di Emergenza da 500€ al mese per ogni beneficiario, dall’altra il Partito Democratico preferirebbe concentrarsi sul rafforzamento dei sussidi di disoccupazione.

Non è l’unico aspetto sulla quale i due partiti sono contrari.

Il PD vorrebbe anche eliminare l’obbligo della causale per i contratti fino alla fine del mese di luglio. Francesca Puglisi, Sottosegretario al Lavoro del Partito Democratico, ha spiegato: “In questo momento di incertezza, i contratti a termine sono gli unici possibili. Se non diamo la possibilità di rinnovarli, avremo un milione di disoccupati e un costo enorme per lo Stato”.

Il M5S, invece, vorrebbe far scattare l’assunzione automatica a tempo indeterminato in caso di mancato rispetto delle pause fra un contratto e l’altro.

 

Fitch declassa l’Italia

Di recente, Fitch ha annunciato il declassamento del merito di credito dell’Italia per i titoli a lungo termine.

Il rating sui titoli di Stato passa a BBB-, che corrisponde all’ultimo livello al quale l’emittente di debito mantiene l’outlook stabile, cioè senza prospettive di nuovo taglio della valutazione.

Le prospettive dell’Italia erano già negative, ma il declassamento è causato dall’aumento del debito e del deficit a causa dell’emergenza sanitaria. Per il 2020 è previsto un calo dell’8% del Pil, ma non senza il rischio che possa andare anche peggio. Il debito è al 156% del Pil.

La scadenza era prevista per luglio, ma Fitch ha deciso di anticipare la sua decisione.

Fitch ha, inoltre, ricordato che dal 2015 l’Italia ha sprecato molti dei risparmi consentiti da interessi più bassi sul debito pubblico. L’agenzia, però, sottolinea anche i punti di forza dell’economia del nostro Paese, come, ad esempio, il debito privato basso o la posizione finanziaria netta con l’estero, vicina all’equilibrio.

Il declassamento ha stupito negativamente ed irritato Ministero dell’Economia e Banca d’Italia.

 

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