Con la circolare n.57 del 28 aprile 2020, l’INPS ha chiarito quali sarebbero i vantaggi fiscali per tutte le aziende che implementeranno il proprio organico con lavoratori di età inferiore ai 35 anni. Non solo dunque il vantaggio di avere a lavoro un potenziale portatore di innovazione e spirito di iniziativa, ma sono ora previsti anche effetti aspetti economici positivi.
Per gli under 35, la crisi attualmente in corso potrebbe presto portarli a ricerca un impiego e una certa stabilità economica entrando nel mondo del lavoro. Per questo l’INPS ha spiegato nella circolare le modalità di fruizione dell’incentivo fiscale a seguito delle modifiche apportate alla legge 205 del 2017. L’obiettivo della manovra è quello di aumentare le assunzioni di giovani nelle aziende e concedere ai datori di lavoro vantaggi fiscali sul nuovo impiego.
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La misura coinvolge comunque esclusivamente i giovani che non abbiano ancora compito il 35esimo anno di età che vengono assunti con un contratti lavoro dipendente, a tempo pieno o part-time, indeterminato. La qualifica sarà quella di operai, impiegati o quadri. Per i primi tre anni di impiego, le aziende riceveranno uno sgravio contributivo riguardo i costi dell’assunzione. Una riduzione del 50% dei contributi dovuti dal datore di lavoro entro il limite di 3mila annui. L’unica condizione è che il giovane assunto non abbia mai avuto contratti a tempo indeterminato con lo stesso datore.
Lo sgravio per i datori sale al 100% per 36 mesi sempre se i giovani hanno volto nei sei mesi precedenti un apprendistato presso l’azienda. Il bonus potrebbe costituire dunque un effetti vantaggio per tutte le parti, favorendo così molti giovani nell’ingresso nel mondo del lavoro.
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