Il Borgo del Futuro di Ri-Gymnasium è oggi un progetto adottato da Arpino, la città di Cicerone, di Caio Mario, che si è candidata a Capitale Italiana della Cultura 2021. Arpino intende porsi come modello da imitare nella sperimentazione di pratiche di rigenerazione e sviluppo dei borghi, in Italia e in Europa.
Il progetto nasce dalla consapevolezza della necessità dei piccoli borghi di recuperare margini di competitività, evitare/ridurre l’esodo dei cittadini residenti verso i grandi nuclei urbani, contrastare il rischio di frammentazione e marginalizzazione. Le piccole città che si salveranno, saranno quelle che, per tempo, sapranno programmare e progettare il loro futuro limitando l’esodo o, addirittura, diventando attrattive, per nuove famiglie. Sono questi i princìpi alla base del progetto di Arpino “Borgo nel futuro”, affidato all’architetto Luca Calselli, con Dario Biello e il gruppo di lavoro legato a Ri-Gymnasium, accolto, con favore, dall’amministrazione Provinciale di Frosinone; il progetto Arpino Borgo Futuro sarà presentato, al pubblico e alla stampa, entro l’estate. “Riteniamo che nel dopo-coronavirus assisteremo ad un sensibile rallentamento del fenomeno dell’abbandono dei borghi – dichiara l’Architetto Calselli – a cui dovrà corrispondere una immediata risposta, da parte della pubblica amministrazione. Una risposta che sia visionaria e che renda davvero attrattivi i borghi, le città minori, le aree rurali. Altrimenti il fenomeno ripartirà. Su questo già stavamo lavorando e, oggi, riteniamo ancora più urgente e necessario lavorare”. “L’auspicio –afferma il Sindaco di Arpino Renato Rea – è che il lavoro di questi mesi, tradottosi in una proposta di ampio respiro, trovi nella Regione Lazio la consueta attenzione, consentendoci di muovere il primo passo verso un sistema di sviluppo integrato di un comprensorio vasto di cui Arpino si è fatta promotrice”.