Altipiani di Arcinazzo, zero sanzioni e assembramento selvaggio

Concluso il lockdown, sono molti che hanno voluto giustamente riprendere la normalità facendo una scampagnata al mare o in montagna, agli Altipiani di Arcinazzo in particolare sono arrivate frotte di turisti.

Molti di questi senza il minimo rispetto si sono assembrati di fronte ai locali o nella piazza Suria, senza mascherine e senza mantenere la distanza di sicurezza, una foto sulla pagina facebook “Altipiani di Arcinazzo” ha scatenato una feroce polemica che ha diviso residenti e villeggianti, su chi avesse torto e chi avesse ragione.

Fatto sta che sembrerebbe non vi siano stati interventi delle forze dell’ordine domenica, mentre invece è giunta una nota del sindaco di Arcinazzo Romano, Giacomo Troja, che ha “minacciato” di chiudere strade, piazze e locali pubblici se non verranno rispettate le regole, sia nel paese che nel territorio ricadente agli Altipiani.

Per quanto concerne il territorio di Trevi nel Lazio, ancora non è pervenuta nessuna comunicazione in merito, mentre Giovanna Crecco Presidente del Consorzio Commercianti ha dichiarato che:

“Per l’ennesima volta devo comunicare quanto segue… Prima cosa, parlo a nome del ConsorzioTuristico Altipiani che contempla la quasi totalità dei commercianti della zona; accogliamo a braccia aperte tutti i turisti, i villeggianti, i passanti occasionali che vengono agli Altipiani perché, ovviamente, sono la nostra risorsa economica, ma ciò non consente affatto a chiunque di non rispettare il luogo ed i loro abitanti. Soprattutto in questi giorni, abbiamo assistito a scene davvero imbarazzanti, persone che si rifiutano di indossare la mascherina e i guanti all’interno dei locali commerciali, che urla dicendo che “queste sono solo stronzate” e perciò che non servono a niente. Ne potrei raccontare tante di situazioni vergognose, ma mi astengo. Abbiamo chiesto un maggiore controllo da parte dei Carabinieri, sia della stazione di Trevi nel Lazio che di Affile, oltre che ai vigili urbani. Ovviamente non ci può essere il posizionamento delle forze dell’ordine 24 ore su 24 sul territorio. E la gente se ne approfitta. Purtroppo io non ho visto una particolare attenzione e il comune senso civico da parte dei suddetti ospiti. Si è piuttosto “imposto” un atteggiamento molto molto superficiale, davvero scandaloso, una mancanza di rispetto notevole per noi abitanti, e questo non si può tollerare. Quando io vado in vacanza, visito il luogo con riguardo, con educazione e correttezza, in fondo non sono a “casa mia”… In secondo luogo rispondo a chi parla delle mancanza degli obblighi sulla tutela della salute dell’Hobby Park. Questa attività ha rispettato pienamente le direttive ministeriali della seconda fase del Covid 19 (come tutte le attività degli Altipiani) e, personalmente, trovo che lanciare su una pagina Facebook che contempla quasi 10.000 iscritti una denuncia così grave sia un altro atteggiamento superficiale che potrebbe portare un gravissimo danno economico, già complicato per il blocco che abbiamo vissuto. Sprezzare, senza riflettere, il duro lavoro di ognuno di noi, è un atto grave, un modo serio di colpire gratuitamente. Facciamo più attenzione cari signori, cerchiamo di immaginare come potremmo reagire se le stesse accuse offensive che “offriamo” agli altri ci venissero dette a noi….”(l’allusione all’Hobby Park è dovuta ad un commento denigratorio da parte di un utente della pagina facebook che ha accusato il parco di non rispettare le norme di distanziamento sociale).
Inoltre l’arrivo improvviso di così tanta gente ha messo a dura prova anche il sistema di raccolta dei rifiuti, i soliti incivili hanno riempito i cassonetti fino a traboccare gettando anche materiali non consentiti come ad esempio gli sfalci dell’erba.
Una situazione potenzialmente pericolosa quella che stanno vivendo gli Altipiani di Arcinazzo, presi “d’assalto” da una moltetudine di turisti che si vede solitamente nel periodo di Ferragosto e di cui una parte di essi ha “dimenticato” che comunque ci troviamo ancora in emergenza, che evitare assembramenti è una norma di buon senso ma anche una direttiva del Governo e che una piccola comunità come gli Altipiani di Arcinazzo, abitata da molte persone anziane potrebbe risentire notevolmente in caso di contagio.