Stanno arrivando proprio in questi giorni i primi chiarimenti in merito al Bonus autonomi in favore dei lavoratori varato con il Decreto Rilancio. Con le circolari 66 e 67, infatti, l’INPS ha chiarito le modalità di erogazione di tali contributi per il mese di aprile. Termini e condizioni sono stati specificati nella circolare 66 del 29 maggio 2020 dall’ente, con cui si è chiarito meglio la misura del sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese, nonché la proroga ad aprile del bonus per i beneficiari di marzo e le nuove categorie di beneficiari di aprile 2020.
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Va subito fatta una doverosa premessa: non tutti gli esclusi dal bonus autonomi potranno ripresentare entro il 3 giugno la domanda per vedersi riconosciuta l’indennità di 600 euro. Questa possibilità è stata concessa solo a determinate categorie: quelli che hanno diritto al bonus ma non hanno ancora presentato domanda e quelli che sono stati esclusi dal decreto Cura Italia ma ammessi poi dal dl Rilancio.
Per gli autonomi che non hanno ancora presentato la domanda o sono stati esclusi per la mensilità di marzo possono farlo seguendo la modalità di presentazione classica della richiesta. Potranno infatti accedere al servizio utilizzando i consueti canali telematici messi a disposizione per i cittadini e per gli enti di patronato nel sito INPS.
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Le credenziali di accesso sono:
- PIN rilasciato dall’INPS (sia ordinario sia dispositivo);
- SPID di livello 2 o superiore;
- Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
- Carta nazionale dei servizi (CNS).
Se i beneficiari del bonus non sono in possesso di una delle predette credenziali, si può comunque accedere ai servizi del portale INPS in modalità semplificata per compilare e inviare la domanda online, dopo aver inserito il PIN dell’INPS, ricevuto via SMS o e-mail subito dopo la relativa richiesta.
Una volta presentata la domanda per il bonus autonomi in riferimento alla mensilità di marzo, l’indennità successiva spettante, ossia quella di aprile, verrà erogata in automatico dal sistema.