Subiaco, Sindaci contro la captazione di Acea dalla sorgente del Pertuso

Si è svolto venerdì scorso presso la sede “Porta del Parco” a Subiaco la riunione della Comunità del Parco dei Monti Simbruini; all’ordine del giorno l’espressione del parere sul Conto consuntivo 2019 dell’Ente Parco e la problematica della captazione dell’acqua dalla sorgente Pertuso.

Presenti all’incontro il Presidente della Comunità e Sindaco di Subiaco Francesco Pelliccia,  il Presidente della X Comunità Montana dell’Aniene, i Sindaci dei Comuni di Camerata Nuova, Cervara di Roma, Filettino, Vallepietra ed il Vicesindaco del Comune di Trevi nel Lazio. Il Presidente ed il Direttore del Parco, sono intervenuti per illustrare i risultati gestionali e finanziari dell’attività del Parco nell’anno 2019. In particolare sono stati riassunti sia i progetti strategici, sia le attività ordinarie che hanno permesso di conseguire gli obiettivi riportati negli strumenti di programmazione (principalmente Bilancio di Previsione 2019 e Piano della Performance 2019-2021), con la duplice finalità di garantire la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità e di promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio, capace di creare occupazione partendo proprio dalle bellezze e dalle potenzialità del territorio stesso. La Comunità dei Sindaci ha apprezzato lo sforzo dell’Ente Parco, riconoscendo il lavoro svolto e sottolineandone la valenza per il territorio, ed ha espresso pertanto all’unanimità parere favorevole all’adozione del Conto Consuntivo 2019.  Riguardo la problematica della captazione di acqua dalla sorgente Pertuso, che il gestore idrico (Acea ATO2) vorrebbe incrementare per ulteriori 190 l/s oltre i 360 l/s già autorizzati, i presenti hanno espresso forti preoccupazioni per i possibili risvolti negativi sul fiume Aniene e sull’ecosistema dei Simbruini. Già nel 2017 l’Acea aveva richiesto l’aumento del prelievo, impegnandosi ad effettuare interventi per la riduzione delle perdite di rete, ad oggi ancora non realizzati. Tutti i presenti,  hanno pertanto sottoscritto all’unanimità  un documento, chiedendo con forza alla Regione Lazio di non autorizzare l’ulteriore prelievo, che avrebbe conseguenze fatali sul minimo deflusso vitale del fiume Aniene, e di convocare un tavolo tecnico con l’Ente Parco, i Comuni del Parco ed Acea per definire un programma immediato di investimenti sulla rete idrica, che permetterebbero di risolvere l’emergenza idrica dei Comuni approvvigionati dal Pertuso senza depauperare ulteriormente il fiume Aniene, fonte di ricchezza, anche dal punto di vista turistico ed occupazionale, per il territorio.