A Nerola la Banca chiude. Le ragioni e le soluzioni possibili

Alla fine dello scorso mese di aprile è arrivata la conferma ufficiale a quanto già i cittadini nerolesi avevano appreso direttamente dagli impiegati della Banca nel paese, o indirettamente da altri risparmiatori dell’Istituto bancario.

Con un comunicato sul proprio gruppo Facebook, il Comune di Nerola rende noto, a chi non ne fosse ancora a conoscenza, che la filiale del Banco BPM, nel paese, chiuderà “a causa di scelte aziendali”.

Perché

La spiegazione alla sintetica motivazione (scelte aziendali) è comunque in qualche modo suggerita dalle considerazioni del Comune, che informa che sono molte le banche nei piccoli centri che stanno chiudendo.
Nella comunicazione, il Comune rende noto che sono state contattate diverse banche per continuare a garantire alla cittadinanza un servizio importante come quello appunto della banca. Purtroppo però – spiega il testo – le banche “ultimamente sono poco interessate ai piccoli comuni, stanno chiudendo quasi tutte”.

Questo vuol dire che a Nerola, come negli altri comuni interessati dalla policy degli istituti bancari, saranno inibiti i servizi finanziari al cittadino? Dovranno recarsi altrove coloro che necessitano di ricorrere ad un conto corrente bancario?

Una soluzione alternativa

L’amministrazione comunale fa sapere che sta cercando una soluzione e, in seguito a numerosi colloqui e incontri sta valutando insieme alla Bcc, la possibilità di istallazione di un bancomat intelligente a Nerola.
Non sarà come avere una banca sul territorio ma l’istallazione del bancomat consentirà versamenti e prelievi oltre ad altre operazioni, avendo come base di riferimento la Bcc di Montelibretti.

Il comunicato conclude dicendo che il Comune sta valutando “insieme alla Bcc la fattibilità. Resterebbe comunque un servizio utile. Vi faremo sapere a stretto giro, incrociamo le dita”.

Dagli impiegati nessuna dichiarazione

Gli impiegati del Banco Bpm attualmente ancora operativo, non rilasciano commenti e si limitano a ribadire che sono scelte operate dai vertici, alle quali loro non possono far altro che adeguarsi. Dalla direzione della banca, non “arriva” nessun commento in aggiunta a quanto già acquisito. E’ comprensibile che da parte degli operatori bancari non trapelino impressioni personali o indiscrezioni sulla decisione di chiudere la filiale a Nerola.

I pareri dei cittadini

Qualcuno ha ironizzato dicendo “ci rivolgeremo alla Posta, dove il servizio presenta costi decisamente più contenuti e le funzioni offerte sono le medesime”. In effetti la Posta, quasi per la totalità delle operazioni, è una banca come un’altra.
Ma in tutto questo viene da pensare a quanto sia profondamente cambiata l’economia. La scelta obbligata di chiudere una filiale è un segnale lapalissiano di un bilancio squilibrato tra costi e ricavi che pesa troppo. Tanto da indurre alla rinuncia.

L’auspicio che accomuna tutti è la quanto più rapida ripresa dell’economia e del rilancio dei consumi, nonché del lavoro. Anche se siamo tutti consapevoli che ci vorrà del tempo perché le cose tornino alla normalità.
Intano andiamo a prendere il biglietto per il turno all’Ufficio postale, hai visto mai che dovesse sparire pure quello!

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