Roma si prepara a un cambiamento epocale nella mobilità urbana, un cambiamento che promette di riscrivere il volto della città, con l’introduzione delle prime “zone 30”. Un’iniziativa destinata a rivoluzionare il modo in cui ci si muove tra le sue strade. Questo progetto, nato con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza stradale e proteggere i più vulnerabili – pedoni e ciclisti – prenderà vita nel XII Municipio, trasformando in particolare alcune vie e piazze del quartiere di Monteverde in aree a velocità ridotta.
Non solo limiti di velocita
Con un investimento di 1,2 milioni di euro, il Campidoglio lancia un piano ambizioso che non si limita a imporre un limite di velocità di 30 km/h, ma prevede anche l’installazione di attraversamenti pedonali rialzati. Innovazioni studiate per proteggere le aree più sensibili, come quelle vicino alle scuole e ai luoghi pubblici più affollati. Viene così ridisegnato il tessuto urbano, rendendolo più sicuro, vivibile e inclusivo. Il XII Municipio sarà appunto il primo a sperimentare questa rivoluzione.
Le strade interessate
Tra le vie interessate nel XII Municipio spiccano alcune delle arterie più centrali e strategiche di Monteverde.
via Ludovica Albertoni,
via Luigi Zambarelli,
piazza Vincenzo Ceresi,
via Giacinto Carini,
piazza Rosolino Pilo,
largo Alfredo Oriani,
via Guido Guinizzelli,
via Anton Giulio Barrili,
largo Giuseppe Leti,
via Luigi Arati,
via di Monteverde,
via Giovanni De Calvi,
via Alessandro Crivelli,
via Casimiro Manassei,
via Vincenzo Ussani.
Rispondere al bisogno di sicurezza
Le zone 30 rappresentano la risposta a un’emergenza che affligge Roma da anni: l’altissimo tasso di incidenti stradali. Altro ottimo deterrente alla velocità sono gli attraversamenti rialzati, progettati per ridurre il rischio di incidenti nei punti più critici. Un intervento necessario in una città dove la sicurezza stradale è ancora un’utopia.
Tempi
I lavori, secondo il programma del Campidoglio dovrebbero essere avviati nei prossimi mesi e terminare entro un anno. Questo progetto non è isolato, ma fa parte di un più ampio disegno, teso al raggiungimento di una mobilità sostenibile e all’incentivo di mezzi alternativi. (Biciclette e monopattini). Un doppio obiettivo che consente anche l’abbattimento dell’inquinamento.
Il progetto pilota delle zone 30 a Monteverde rappresenta la trasformazione urbana che dovrà estendersi agli altri quartieri romani. Sarà quindi determinante la sua valutazione per decidere interventi simili negli altri Municipi.
Foto: quattroruote.it