A TUTTO CULT – “I guerrieri della notte” – The Warriors
Molto più di un semplice lungometraggio, il film di Walter Hill è di fatto la rilettura, in chiave moderna, di una tra le più celebri opere scritte dallo storiografo greco Senofonte: l’Anabasi.
Nel 1979, il regista Walter Hill proponeva sul grande schermo l’epopea metropolitana dei “Warriors”, protagonisti dell’indimenticabile film “I guerrieri della notte”, di fatto un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da Sol Yurick.
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Le bande giovanili di strada
La pellicola è incentrata sulle vicissitudini di una banda di strada newyorkese ingiustamente accusata dell’omicidio del leader di una gang rivale, e per questo perseguitata da tutti gli altri gruppi criminali della città.
Per avere salva la vita, i Warriors, protagonisti del film, dovranno quindi combattere per un’intera notte, nella speranza di sopravvivere e di raggiungere Coney Island, il loro territorio.
Parallelismo con l’Anabasi di Senofonte
Molto più di un semplice lungometraggio, il film di Walter Hill è di fatto la rilettura, in chiave moderna, di una tra le più celebri opere scritte dallo storiografo greco Senofonte: l’Anabasi. In questo caso, il romanziere Yurick la tradusse in un contesto di guerra tra bande giovanili rivali.
L’opera autobiografica redatta dallo storico ateniese, il quale aveva partecipato in prima persona ad una guerra civile persiana, narra della ritirata dei diecimila mercenari ellenici attraverso i territori dell’Impero Persiano, dopo che Ciro il Giovane (da qui il nome di Cyrus, il potente e rispettato leader ucciso all’inizio del film “Ii guerrieri della notte”), pretendente al trono imperiale, nonché loro capo e reclutatore, era stato sconfitto dal fratello Artaserse II nella battaglia di Cunassa.
I “Warriors” di Walter Hill dovranno quindi compiere un’impresa analoga a quella dei guerrieri greci, i quali si trovarono ad attraversare l’impero potendo fare affidamento esclusivamente sulle proprie forze, attaccati da tutti i popoli sottomessi ad Arsace (il film propone il parallelismo con le gang rivali), e inseguiti da un esercito nemico; riusciranno nel loro intento, rivedendo il mare dal monte Teche, situato nella Turchia settentrionale (i protagonisti della pellicola giungeranno invece sulla spiaggia di Coney Island). Non mancano, tuttavia, anche i riferimenti all’Odissea di Omero, in particolare al tema del ritorno che caratterizza tanto il poema quanto il film.
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Produzione ed eredità culturale
Il lungometraggio lanciò la carriera degli attori Michael Beck (Swan) e, soprattutto, James Remar (Ajax). Da sottolineare come soltanto una scena, tra tutte quelle che compongono la pellicola, sia stata girata in un vero set cinematografico; si tratta di quella relativa allo scontro tra i “Warriors” e i “Punks”, ambientata all’interno di un bagno pubblico.
Per girarla ci vollero ben cinque giorni di riprese, per un lavoro complessivo di undici ore al giorno. Tutte le altre scene vennero invece girate per le strade della Grande Mela. Memorabili le sequenze del film dedicate alle risse sostenute dai “Warriors” contro le altre gang newyorkesi, così come la colonna sonora del film, curata, tra gli altri dagli Eagles. Nel corso degli anni, numerosi videogiochi, serie tv e libri si sono ispirati a “I guerrieri della notte”, considerato ormai a pieno titolo un lungometraggio cult.
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