Un emendamento della maggioranza alla Legge di Bilancio cancella il beneficio destinato ai 18enni. Un Bonus utile per cinema e teatro, per spettacoli live, per l’acquisto di libri, quotidiani, periodici, utile inoltre per accedere a mostre, musei, concerti.
FdI, Lega e FI con l’abrogazione di questa misura (230 milioni di euro annui) cancellano il beneficio destinato ai diciottenni e dirottano la somma per le finalità del mondo dello spettacolo e della cultura. Nello specifico, servirà al rafforzamento del Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo, dell’editoria e delle librerie. L’emendamento è firmato dai deputati Federico Mollicone (FdI), Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (FI).
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, alla manifestazione “Più libri più liberi” ha dichiarato: “È una decisione parlamentare”.
L’emendamento 180.7 alla Legge di Bilancio è all’esame della Camera dei deputati. Nel testo dell’emendamento si legge “All’articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, i commi 357 e 358 sono abrogati”. Più chiaramente, i commi ai quali si fa riferimento sono quelli che hanno promosso la Carta cultura per i diciottenni. I giovani beneficiari del bonus non avevano il paletto dell’Isee ma gli unici vincoli erano la residenza in Italia (o il permesso di soggiorno) e l’età.
Renzi: follia
Renzi giudica una follia la volontà di cancellazione della misura da parte del governo Meloni. Si chiede perché mai abbiano paura della cultura e si dice pronto all’ostruzionismo parlamentare. Chiede poi di firmare la petizione per fermarli e, allo scopo, pubblica un video su Twitter.
Reazioni anche da M5S e Pd
Con una nota i senatori e i deputati del M5S dicono che si tratterebbe di un “danno enorme” e spiegano: “Dopo la pandemia, il settore culturale va sostenuto, soprattutto in questa fase di crisi energetica e di calo generalizzato dei consumi”.
Nicola Zingaretti scrive su Twitter: “La destra vuole cancellare la 18app. L’opportunità per i neo diciottenni di ottenere 500€ da spendere in libri, teatro, cinema, musei, cultura. Ormai contro le ragazze e i ragazzi è una persecuzione. Quella delle destre non è l’Italia del merito ma dei privilegiati”.
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