A Gaza si muore anche per gli aiuti umanitari paracadutati nella Striscia. Ieri, 26 marzo, a perdere la vita sono stati 18 palestinesi. Da quanto hanno reso noto le autorità, sei persone sono morte a causa della calca dei tanti che si sono ammassati per cercare di prendere gli aiuti. Altri 12 cittadini sono invece annegati tentando di recuperare i pacchi finiti in mare dopo essere stati paracadutati sulle coste a Nord di Gaza.
Scene drammatiche
Ne ha dato conferma la CNN che ha parlato di almeno 12 persone annegate al largo della spiaggia di Beit Lahia. Gli aiuti sono caduti a un chilometro dalla costa e in molti si sono tuffati cercando di recuperarli, ma molti non sapevano nemmeno nuotare. Dalle immagini mostrate dall’emittente si vedono centinaia di persone correre verso il punto dove sono caduti i pacchi degli aiuti. Poi si vedono dei corpi sulla spiaggia e altre persone che cercano di rianimarli. Non è ancora chiaro quale sia il Paese che ha lanciato questi pacchi, Dopo il 19 febbraio sono molti gli Stati che ricorrono a questa forma di aiuto: Egitto, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Usa, Singapore e una missione Giordania-Emirati Arabi.
Gaza, gli aiuti paracadutati uccidono 5 persone, non si apre il paracadute
Un metodo pericoloso
Il sistema non è certo sufficiente a soddisfare le necessità della popolazione e si è rivelato pericoloso in più occasioni. All’inizio di marzo sono rimaste uccise cinque persone per un lancio finito sulle case. Il paracadute non si era aperto e le vittime sono rimaste schiacciate dai pacchi. L’Ufficio stampa della autorità della Striscia hanno commentato che questi invii sono inutili e pericolosi. Hamas ha espressamente chiesto di interrompere i lanci in questo modo che ha definito: “offensivo, sbagliato e inutile”.
Foto tratta da Rainews.it