Riceviamo ed integralmente pubblichiamo.
L’accreditamento per la scuola è una delle novità più importanti introdotte dal programma Erasmus+ 2021-2027 e permette alle scuole di inserire mobilità di alunni, docenti e personale della scuola in una strategia a lungo termine che fa della dimensione europea un punto cardine per migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento.
Gli studenti del nostro Istituto “Loredana Campanari” di Monterotondo hanno partecipato nel corso del corrente anno scolastico a due mobilità previste dal progetto Erasmus+.
Nel mese di febbraio, un primo gruppo di alunni delle classi seconde e terze dell’indirizzo musicale, per un totale di cinque, e quattro docenti accompagnatori della Scuola Secondaria, ha effettuato una prima mobilita a Costanza presso l’Istituto Musikschule, nel Land Baden- Wὒrttemberg. Alla fine di maggio, il Portogallo è stata la destinazione per sette studenti delle classi seconde e due docenti accompagnatori della Scuola Secondaria, che si sono recati presso l’Agrupamento de escolas aver o mar nella cittadina di Pớvoa de Varzim.
Al rientro dalle varie mobilità, abbiamo pensato di raccogliere le esperienze dei nostri alunni all’estero in un’intervista a più voci. Ecco, cosa ci raccontano…
Cosa ti ha lasciato questa esperienza? La consiglieresti a qualcuno dei tuoi coetanei?
Questa esperienza mi ha permesso di migliorare nello strumento, in particolar modo nella tecnica, e di acquisire nuove metodologie. Ho ricevuto consigli pratici su come utilizzare al meglio lo strumento che suono, il violino. Sicuramente consiglierei ai miei coetanei di fare domanda di partecipazione ad una prossima mobilità, perché per me è stata una bellissima esperienza che mi ha aiutato a crescere.
(Paolo. classe terza, indirizzo musicale)
Perché hai deciso di partecipare a questa mobilità?
Ho deciso di partecipare a questa mobilità perché volevo mettermi in gioco e far esperienza all’estero. Per me era la prima volta che facevo un viaggio senza la mia famiglia, per giunta all’estero. Ammetto che all’inizio ero piuttosto timorosa, ma grazie ai miei compagni di viaggio, ai docenti accompagnatori, che ci hanno supportato, mi sono lasciata travolgere dalla novità di questa esperienza. Sono riuscita a gestire il tutto nel migliore dei modi e per me è stata una grande soddisfazione.
(Cecilia. classe terza, indirizzo musicale)
Che cosa ti ha lasciato il progetto Erasmus?
Mi ha dato la possibilità di crescere e aumentare le mie conoscenze e competenze, non solo in campo musicale. Mi ha permesso di conoscere una cultura diversa dalla mia ed avere una visione più ampia e dunque una mente più aperta al mondo.
(Erica. classe terza, indirizzo musicale)
Di ritorno dalla mobilità in Portogallo, quali sono le tue impressioni sulla scuola che hai visitato? Quali sono i punti di forza dell’organizzazione scolastica?
Questa esperienza all’estero è stata importante per me. Conoscere ragazzi e ragazze di un’altra nazionalità mi ha incuriosito molto; sono rimasta, inoltre, particolarmente colpita dall’accoglienza e dall’ospitalità ricevuta. Per quanto riguarda l’organizzazione scolastica ho trovato molto interessanti i laboratori di botanica e robotica a cui abbiamo partecipato attivamente.
(Greta. classe seconda)
Nell’organizzazione interna dell’orario scolastico hai notato delle differenze rispetto al nostro sistema?
Si, certo. Una maggiore libertà rispetto a noi studenti italiani. Una cosa che mi ha colpito è che i ragazzi al termine di ogni ora di lezione, possono decidere autonomamente negli ultimi dieci minuti di recarsi in aula biblioteca o in altra aula, per rilassarsi, leggere o fare un’attività in completo relax. Anche durante la ricreazione non esiste sorveglianza da parte dei docenti e gli studenti sono liberi di girare per l’Istituto. Inoltre, ognuno di loro ha a disposizione una carta dello studente che gli permette di accedere, per esempio, alla mensa scolastica.
(Rosaria. Classe seconda)
Che cosa ti ha lasciato questa esperienza all’estero?
Innanzitutto, mi ha dato la possibilità di viaggiare, di conoscere una cultura diversa, di arricchirmi come persona. Mi sento fortunata ad avere avuto l’opportunità di intraprendere questa esperienza. Ho visitato tanti posti meravigliosi e conosciuto tante persone speciali con le quali ho intenzione di restare in contatto.
(Alice. classe seconda)
L’esperienza Erasmus rappresenta una sfida personale che porta gli studenti ad uscire dalla propria comfort zone. Affrontare le difficoltà di vivere in un ambiente nuovo e sconosciuto, lontano dalla propria famiglia richiede coraggio e adattabilità. Questa esperienza li aiuta a sviluppare una maggiore fiducia in sé stessi e a scoprire nuove capacità che non avrebbero mai immaginato di avere.
L’Erasmus è un’opportunità unica per scoprire nuovi orizzonti culturali e accrescere la consapevolezza di un mondo interconnesso.
Paola Tola