Albania, la protesta contro la Manovra “infiamma” il Parlamento

Non è solo un modo di dire, perché le fiamme nella seduta del Parlamento albanese, in questo caso, si sono viste davvero. L’opposizione di Sali Berisha ha dato luogo ad una protesta spettacolare contro la Manovra del governo di Edi Rama, il premier noto a tutti gli italiani per l’accordo sui migranti stretto con Giorgia Meloni.

L’opposizione

Ieri in Parlamento, l’opposizione dell’ex premier Sali Berisha, all’arrivo in aula di Edi Rama in occasione del voto sulla legge di Bilancio, ha animato una protesta decisamente estrema. Alcuni parlamentari del centrodestra hanno acceso dei fumogeni di colore rosso, verde e viola riempiendo l’Aula di un denso vapore. Intanto altri esponenti dell’opposizione hanno accatastato le sedie in mezzo all’Aula, davanti ai banchi del governo.

La medesima “pantomima” era stata inscenata un paio di settimane fa, ieri però la situazione è stata più preoccupante e si è pensato che degenerasse quando sono stati accesi i fuochi. Sono stati poi i parlamentari stessi a spegnere i fuochi e gli unici rimasti accesi sono stati quelli metaforici della protesta.

La seduta ha subito un’interruzione, e non poteva essere altrimenti, e il premier Edi Rama ha deciso di lasciare l’Aula. Forse per non alimentare ancora l’agitazione.

Perché la protesta

Il centrodestra guidato dall’ex premier Sali Barisha attacca il governo di centrosinistra accusandolo di decisionismo e di voler silenziare il Parlamento.

Finita la protesta, la seduta è ripresa e sono iniziate le operazione di voto alla Manovra che è stata approvata dalla maggioranza di governo.

Il commento di Rama

Il premier Edi Rama si è detto meravigliato dall’accaduto ed ha criticato l’opposizione dicendo “hanno portato il gergo e i comportamenti da strada nella politica”. Poi ha incalzato e sempre riferendosi all’opposizione ha detto: “seminano caos e violenza e raccolgono solo sconfitte su sconfitte”.

Foto e video tratte dalla rete

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