“È un vero scandalo che vengano abbattuti alberi su alberi a Roma, anche nei luoghi più suggestivi del centro storico: 18mila in tre anni, a fronte di sole duemila nuove piante. Alcuni alberi non hanno nemmeno dieci anni eppure non vengono né curati né medicati. Negli ultimi tempi è insomma in corso una vera e propria campagna di abbattimenti dei grandi alberi romani. Che siano pini, olmi o robinie, il conteggio degli abbattimenti per queste piante meravigliose sale ogni ora e prescinde dall’accertamento del loro stato di salute e dalla loro collocazione in strade, parchi o ville.
Un caso emblematico riguarda i massicci abbattimenti di Villa Pamphilj e quelli dei rigogliosi olmi storici di via Ozanam.
Chiediamo al sindaco Gualtieri e alla sua Giunta di sospendere qualsiasi abbattimento indiscriminato finché non sia rivisto nel dettaglio un progetto che valuti tutti gli aspetti sistemici e che rispetti a pieno titolo il Regolamento del Verde e del Paesaggio urbano. Ciò deve avvenire nel contesto di un progetto urbanistico consapevole dei cambiamenti climatici, della sostenibilità, e che metta al centro il benessere dei cittadini e il Bene comune”.
Così in una nota il consigliere capitolino e vicepresidente della commissione Ambiente Daniele Diaco (M5S).